Chiari

È (quasi) pace tra Rete di Daphne e Comune di Chiari

La guerra per le ballerine antifasciste e ora il comunicato congiunto che "smorza i toni" della polemica

È (quasi) pace tra Rete di Daphne e Comune di Chiari

Va detto: come ogni trattato di «pace», il comunicato congiunto pubblicato dal Comune di Chiari e dall’associazione Rete di Daphne dopo la lunga guerra sull’annullamento dell’evento di giugno «trasuda» di non detto ad ogni virgola. Ma tant’è: si tratta comunque di una specie di tregua. Due settimane dopo la feroce lite a colpi di comunicati sulle attività «antifasciste» del gruppo, ritenute in contrasto con lo Statuto e «maldigerite» dalla nuova amministrazione a guida del sindaco di Fratelli d’Italia Gabriele Zotti, martedì sera le due parti in causa hanno provato a trovare la quadra sui «fondamentali».

Nessun rischio per l’attività dello sportello di Rete di Daphne

Prima di tutto – e per fortuna – sgombrando il campo da qualunque ipotesi di rappresaglia nei confronti dello sportello clarense dedicato alle donne vittime di violenza, il principale e più importante dei servizi attivati in questi anni dalla Rete. La struttura mantiene «una funzione di prevenzione, sostegno e protezione che si è andata radicando nelle nostre Comunità e che oggi risulta pressoché indispensabile» si legge nel testo condiviso dal sindaco Zotti e dalla presidente Maria Grazia Savardi. È poi la stessa Rete a rimarcare come per senso di responsabilità, dopo il momento della guerra sia arrivato quello di una pace necessaria.

L’ora della “reponsabilità”

«Rete di Daphne ringrazia la generosa spontaneità di moltissime persone che hanno tutto il diritto di esprimere liberamente le proprie posizioni, ma allo stesso tempo ribadisce la responsabilità della propria dirigenza (democraticamente eletta) nelle scelte relative alla gestione dell’associazione – prosegue il testo – In riferimento a recenti vicende divenute di pubblico dominio, il sindaco di Chiari e la presidente dell’associazione Rete di Daphne ribadiscono l’importanza del servizio che viene assicurato, nella prioritaria azione volta a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, concordano nel confermare il rapporto di collaborazione fin qui intercorso che si sostanzia anche nella concessione da parte del Comune di uno spazio adibito a sportello e si impegnano a promuovere iniziative comuni finalizzate al raggiungimento degli obiettivi dell’associazione».