Dopo lo stop del 2020 torna Fondali puliti
La pandemia aveva fermato il progetto, che fino ad allora coinvolgeva 14mila alunni

Torna Fondali puliti, la manifestazione itinerante che coinvolgerà i gruppi di Protezione Civile e gli istituti comprensivi del territorio per sensibilizzare alla tutela dell'ambiente lacustre e ripulire spiagge, canneto e fondali anche sul Sebino.
Dopo lo stop del 2020 torna Fondali puliti
Il Consiglio di Amministrazione dell'Autorità di Bacino dei laghi d'Iseo, Endine e Moro ha approvato il finanziamento per l'edizione 2023 del progetto Fondali puliti, su cui verranno investiti 70mila euro. Si tratta di un grande ritorno dopo lo stop del 2020 causa Covid. Fino ad allora era riuscita a coinvolgere, in 14 anni, oltre 14mila studenti di 83 plessi scolastici del territorio.
"Abbiamo scelto di ripartire perché crediamo fortemente nella valenza del progetto: l'obiettivo è sensibilizzare alla tutela ambientale e coinvolgere le nuove generazioni in laboratori e iniziative, oltre che in lezioni frontali in classe con gli esperti del settore, dedicate alla scoperta del paesaggio lacustre, delle sue bellezze e delle sue caratteristiche", ha spiegato Alessio Rinaldi, presidente di Autorità di bacino.
Questa primavera il progetto vedrà coinvolti i volontari di Protezione civile e i sommozzatori, per poi proseguire a settembre con le scuole e concludersi con la giornata finale, la prossima primavera, al lido Netturno di Sarnico e al Sassabanek di Iseo, dove saranno presenti quasi duemila studenti.
"Sui lidi e sui lungolago di alcuni Comuni verranno organizzate mattinate per la raccolta dei rifiuti dal fondale del lago - ha proseguito Rinaldi - In questo caso verranno attivati i diversi gruppi di Protezione Civile ed i sommozzatori del territorio".
Fondali puliti fornirà anche l'occasione per presentare agli studenti il progetto pilota che ha visto operare le squadre della società Mpl (Manutenzione e Promozione Laghi), presso l'area delle Lamette nelle Torbiere del Sebino.
"L'investimento, in questo caso, è stato di 160mila euro, provenienti da un bando regionale – ha spiegato Rinaldi – Sono stati riaperti due antichi canali tra i canneti, per permettere il ricircolo dell'acqua tra due zone della Riserva".
Dodici giornate di lavoro sono state dedicate alla raccolta dei rifiuti intrappolati da decenni tra i canneti: nel 2022 sono state raccolte 20 tonnellate di plastica, gomma, vetro e ingombranti. L'obiettivo, per i prossimi anni (se Regione Lombardia finanzierà nuovamente il progetto) è arrivare a 50 tonnellate di rifiuti raccolti.
"Una soluzione interessante e certamente positiva – ha commentato Giambattista Bosio, presidente dell’Ente gestore della Riserva delle Torbiere – Servirà proseguire su questa strada, ma le prospettive sono buone, e credo che l'ente regionale sarà ben disposto a fornire il suo aiuto".