Depuratore del Garda, il Codacons fa un esposto in Procura
Il Comitato di Legislazione ha definito "lacunosi" i motivi della nomina del commissario evidenziando "l'assenza di urgenza".
Depuratore del Garda, non sembrano conoscere le battute d'arresto le manifestazioni di protesta contro la sua realizzazione.
Il perché dell'esposto del Codacons
Di oggi (lunedì 4 ottobre) la notizia delle valutazioni del Comitato di legislazione che ha definito lacunosi i motivi della nomina del commissario (il Prefetto Attilio Visconti) e senza i crismi dell'urgenza. Il Codacons presenta pertanto esposto in Procura della Repubblica per la verifica dei presupposti relativi alla realizzazione dell'opera.
Chiese e lago di Garda, due realtà sotto i riflettori
Dopo la protesta di settembre, che continua giornalmente davanti al Broletto, prosegue il coro di voci secondo le quali e il fiume Chiese non deve pagare il prezzo della depurazione delle acque del Garda. In particolare secondo chi protesta:
Il bacino idrografico del Chiese , riferisce la Federazione delle Associazioni che amano il Fiume Chiese e il suo lago d'Idro - che è altra cosa rispetto al bacino del lago di Garda, per sua natura non deve e non può essere coinvolto in questa situazione che lo vorrebbe quale corpo ricettore di questa ristrutturazione della depurazione, ovvero non ne deve in alcun modo pagare le gravissime conseguenze ambientali.
Ancora critiche sul progetto Montichiari-Gavardo
Al progetto sul territorio di Montichiari e Gavardo si imputerebbero costi eccessivi, accordi politici di dubbio interesse e rovesci delle acque reflue all’interno del fiume con richiamo di acqua, per tamponare, dal lago d’Idro, aggiungendo così un danno ecologico per dare soluzione a un altro danno.