Confagricoltura

Dazi, Vimercati: “I nostri prodotti sono di livello, Brescia risponderà con determinazione"

“Per i vini bresciani voglio avere un atteggiamento positivo"

Dazi, Vimercati: “I nostri prodotti sono di livello, Brescia risponderà con determinazione"
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Sulla questione dazi è intervenuto Gianluigi Vimercati di Confagricoltura Brescia:

“I nostri prodotti sono di livello, Brescia risponderà con determinazione e con la qualità che la distingue alle criticità. A Vinitaly lo faremo presente al mondo”.

Una stagione 2024 non rosea per il settore vitivinicolo

Il settore vitivinicolo bresciano è reduce da una stagione, quella del 2024, non totalmente rosea. Da un lato il maltempo, i periodi prolungati di pioggia e la grandine per non parlare delle malattie fitosanitarie e delle conseguenze a livello di mercato. Se da un lato i lavori nei vigneti sono iniziati da qualche settimana con i migliori auspici, così come è nel carattere dei viticoltori bresciani, a spaventare oggi sono le condizioni geopolitiche internazionali e, soprattutto, le nuove politiche commerciali degli Stati Uniti, che stanno determinando forti preoccupazioni e una marcata instabilità. I dazi Usa al 20 per cento potrebbero produrre danni per 323 milioni di euro l’anno, con 364 milioni di bottiglie a rischio. Le difficoltà non finiscono però qui e vanno a toccare anche altri aspetti, che riguardano l’etichettatura e l’affacciarsi sul mercato dei vini dealcolati. Nonostante tutto questo, l’imminente apertura del Vinitaly di Verona, nel quale i vini e i viticoltori bresciani saranno come sempre protagonisti, sta dando un po’ di fiducia al settore. Confagricoltura Brescia sarà presente con una rappresentanza istituzionale, anche per visitare le cantine presenti e raccogliere preoccupazioni, criticità e proposte dai soci.

La parole di Vimercati sui dazi

A guidare la delegazione sarà il vicepresidente Gianluigi Vimercati, viticoltore in Franciacorta, che in più occasioni, nei giorni scorsi, è intervenuto sul tema dei dazi.

“Il nostro settore, quello agroalimentare in generale e vitivinicolo in particolare, esce sicuramente penalizzato dall'introduzione dei dazi da parte degli Stati Uniti – afferma -, in particolare per quanto riguarda i prodotti di fascia media, come lo sono a esempio alcuni vini e l’olio d’oliva, prodotti di punta dell’agricoltura bresciana. Il rischio è l’uscita dal mercato di una parte delle produzioni. Per questo pensiamo che sia utile un patto tra le nostre imprese e gli alleati commerciali americani, che traggono profitto dai vini importati”.

Analizzando i dati, il vino italiano è il più esposto rispetto ad altri Paesi europei, perché il mercato statunitense vale quasi il 25 per cento del totale dell’export, ovvero due miliardi sul totale di 8,1 milioni di esportazioni.  In realtà per i vini bresciani, a partire dal Franciacorta, gli Stati Uniti non sono un mercato primario, benché fondamentale. Vale lo stesso per i prodotti di fascia più alta, come i vini Doc e Docg, che hanno tutte le carte in regola per rispondere con determinazione alle incertezze di mercato.

“Per i vini bresciani voglio avere un atteggiamento positivo – continua Vimercati -, i nostri prodotti sono di alto livello, sono convinto che Brescia risponderà con determinazione e con la qualità che la contraddistingue ai dazi imposti e, in generale, a tutte le criticità che stiamo vivendo. Il Vinitaly potrebbe essere il luogo giusto per far presente al mondo questa cosa: l’alto livello dei nostri vini che ci permetterà di far fronte a questa situazione delicata, cui Confagricoltura da tempo sta ponendo attenzione”.

In un contesto così complesso, a pesare in Italia è anche la burocrazia, tra adempimenti e nuove regole: anche su questo si dovrà continuare a mantenere alta l’attenzione.

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