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Dai Legàmi è nato un olio che sa di inclusione

Il progetto promosso da cooperativa Futura e Comunità montana in collaborazione con Dosso Badino e volontari coinvolge 17 ragazzi disabili o con difficoltà

Dai Legàmi è nato un olio che sa di inclusione
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Un orto, un pollaio sociale, un laboratorio di confetture e salse all’interno della fattoria sociale Dosso Badino di Monticelli Brusati e da quest’anno anche un uliveto in quel di Ome. Sono i luoghi dove si svolgono le attività di inclusione sociale dei giovani adulti fragili o con disabilità nell’ambito del progetto "Legàmi", promosso dalla cooperativa Futura di Nave in collaborazione con la Comunità montana del Sebino bresciano e con il supporto dei volontari Lav di Monticelli, Marone e Sale Marasino e di Alpini, Protezione civile e aziende agricole del territorio.

Dai Legàmi è nato un olio che sa di inclusione

"Questo progetto è alla vigilia del decimo anniversario - ha dichiarato Marco Musati, assessore ai Servizi sociali Comunità montana Sebino bresciano - E’ fondamentale perché va a includere 17 persone dalla giovane età fino ai 60 anni affinché trovino una certa autonomia. Senza questi progetti non ci sarebbe la possibilità per inserirsi nella socialità. Comunità montana mette a disposizione alcuni fondi (50mila euro in dieci anni, ndr) e ha portato avanti in questi anni il progetto in sinergia con la cooperativa Futura e con Dosso Badino, che mette a disposizione locali e spazi".

Tra le nuove collaborazioni c’è quella con la casa albergo Baroncina di Monticelli per la preparazione di ricette della tradizione insieme agli ospiti anziani, mentre è in calendario un incontro alla Rsa Zirotti di Sale Marasino.

"Il progetto “Legàmi” ha come obiettivo l’inclusione sociale: novità del 2022 è stata la produzione del nostro olio - ha spiegato Marco Benini, educatore della cooperativa Futura - Abbiamo curato l’uliveto in tutte le sue fasi: dai trattamenti al taglio dell’erba fino alla raccolta, che ha coinvolto anche tante altre realtà del territorio che hanno deciso di dedicarci tempo, passione e professionalità. L’idea è che insieme si può fare, perché l’inclusività passa anche da questo".

A Dosso Badino è attivo il pollaio sociale di Luigi Vezzoli, mentre in primavera e in estate si coltiva anche l’orto per poi fare salse, conserve e marmellate di frutta.

"Ho coltivato pomodori, zucchine, finocchi e insalata nell’orto - ha raccontato il 20enne Fabio Vezzoli, partecipante al progetto Legami - Mi è piaciuto e sono soddisfatto. Ho anche aiutato gli altri con le olive".

Le 330 piante di olive hanno permesso di produrre 380 chili di olio extravergine di oliva di ottima qualità, che verrà venduto per finanziare ulteriormente il progetto. Sono stati attivati anche tre progetti residenziali per il Dopo di noi: l’obiettivo è far sperimentare l’autonomia in famiglia e incentivare le abilità.

"Sono stati attivati tre progetti Dopo di noi che vanno alla ricerca dell’autonomia e dell’indipendenza attraverso azioni concrete: dalla spesa al riordino della camera, fino alla preparazione del pasto - ha concluso Benini - Tra l’altro si tratta dell’unico progetto del territorio che ha la permanenza notturna".

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