Una panchina blu nel parco inclusivo dedicato al beato Novarese
"Questa panchina testimonia che disabilità significa semplicemente fare in modo diverso: dimostra che in realtà la disabilità non esiste, ne sono prova questi ragazzi che sono qui oggi"
Momento particolarmente significativo questa mattina a Montichiari: nel parco dedicato al beato Novarese è stata collocata una panchina blu realizzata dai ragazzi dello Sfa.
Una Panchina Blu nel parco del beato Novarese
Dopo le due panchine rosse i ragazzi dello Sfa (Servizio di Formazione all'Autononia della Cooperativa la Sorgente) hanno restaurato anche una panchina blu: questa mattina, con una cerimonia ufficiale, è stata collocata nel parco dedicato al beato Luigi Novarese, fondatore dei Silenziosi Operai della Croce. Un momento particolarmente significativo che ha coinvolto numerosi cittadini emozionati e orgogliosi del lavoro fatto dai ragazzi rappresentati per l'occasione da Osman, Jesse e Davide.
"I protagonisti di questa mattinata sono questi ragazzi - ha commentato l'assessore ai Servizi Sociali, Barbara Padovani - Noi come amministratori siamo presenti per ringraziarli di tutto ciò che stanno facendo per la comunità. Questo fatto assume un significato davvero particolare. Ringrazio la mia amica AngelaFranzoni, vicesindaco, che mi ha consigliato di valorizzarla in un parco inclusivo. Questa panchina testimonia che disabilità significa semplicemente fare in modo diverso, dimostra che in realtà la disabilità non esiste, ne sono prova questi ragazzi che sono qui oggi”.
"Dobbiamo abbattere ogni muro"
Un parco giochi è molto di più delle strutture che contiene. E un luogo necessario per lo sviluppo, dal monento che il gioco è importante perché sviluppa capacità di crescita, capacità che si traducono nella vita e anche nel lavoro. "E' importante che in parchi come questo ci sia un processo di integrazione che parte dall'infanzia affinché non si sviluppino poi atteggiamenti emarginanti”.
N0n ha mancato di ricambiare i ringrazianenti la Franzoni, che ha sottolineato il grande lavoro dell'assessore che "in questi anni difficili ha profuso notevoli energie per la comunità anche per iniziative come questa che vogliono ricordare quanto sia importante la positività verso il prossimo. Dobbiamo andare sempre di più in una direzione che abbatta qualsiasi tipo di muro. Questo è un parco inclusivo dedicato alle famiglie, vogliamo che sia un luogo vivo e a noi come amministratori è un po' dispiaciuto sentire alcune polemiche ma devo dire che quando passo e lo vedo animato a me fa piacere perché si tratta di aree verdi dedicate a zone residenziali che devono essere vissute”.
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