Custodi del Bello: in prima linea per ripulire parchi e monumenti della città
Muchetti: "Un progetto a cui tengo particolarmente"
Custodi del Bello: in prima linea per ripulire parchi e monumenti della città.
I Custodi del Bello nei parchi e nei monumenti della città
Questo è il nome del progetto nazionale rivolto a persone fragili, italiane e straniere le quali, prendendosi cura delle aree pubbliche come parchi, giardini, strade e piazze, vengono inserite nuovamente nella comunità e nel mondo del lavoro. Si tratta di un progetto già collaudato nel nostro capoluogo di provincia: ha infatti mosso i passi per la prima volta nel 2021 a seguito di un accordo di collaborazione firmato dal comune di Brescia con la Caritas diocesana.
Sempre più iniziative
Nel corso del tempo sono diventati sempre più numerosi le iniziative così come le persone fragili coinvolte le quali hanno avuto la possibilità di mettersi alla prova sperimentando un servizio a beneficio di tutta la comunità. I possibili interventi vengono segnalati dai Consigli di quartiere al Settore Partecipazione che compie una valutazione di fattibilità e di sicurezza rispetto alle persone che poi dovranno compierli.
La visita dell'assessore Muchetti
L’assessore alla Partecipazione Valter Muchetti negli ultimi giorni ha visitato alcuni dei luoghi e dei monumenti che sono stati oggetto di intervento da parte dei Custodi del Bello. Fra questi ci sono il monumento dedicato a Ludovico Pavoni nei giardini del quartiere Sant’Eustacchio, la sistemazione di uno dei bagni nella scuola Calvino a Chiesanuova, la pulitura e ritinteggiatura della facciata della sala civica di via Scuole a San Bartolomeo, con la sistemazione anche della ringhiera perimetrale, delle inferriate e dei corrimani, e la pulizia del monumento ai caduti all’interno del parco della Rimembranza del Centro Ferrante Aporti di Urago Mella.
“Custodi del Bello è un progetto a cui tengo particolarmente - queste le parole dell'assessore Muchetti - perché ha una valenza sia sociale, per l’attenzione alle persone che si trovano in difficoltà di vario genere, che di comunità, aiutandoci a riportare all’antico splendore angoli di città che meritano attenzione ma che non sempre possono rientrare nella programmazione delle opere pubbliche. Sono sempre attenti i nostri Consigli di quartiere a segnalarci in modo puntuale dove poter intervenire con efficacia anche con piccoli lavori”.