Commercio

Corsa ai regali, nel Bresciano budget di 225 euro a persona

Mentre la spesa complessiva si aggira a 191milioni di euro, in cima alla lista dei desideri abbigliamento e accessori; ritorno in auge dello shopping nei negozi

Corsa ai regali, nel Bresciano budget di 225 euro a persona
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Corsa ai regali, nel Bresciano budget di 225 euro a persona.

Anche nel Bresciano è corsa ai regali

Questi sono gli ultimi giorni di corsa ai regali, secondo Confesercenti Ipsos un italiano su due è ancora in cerca dei doni da distribuire ai propri cari. Restringendo il campo alla nostra provincia, il budget è di 225 euro a persona, mentre la spesa complessiva si aggira a 191milioni di euro.

 

Stando alla fotografia che emerge da un sondaggio condotto da Ipsos per Confesercenti su un campione di consumatori italiani in occasione del Natale: se a livello nazionale oltre la metà degli italiani deve ancora terminare di acquistare i doni natalizi, si stima che nel Bresciano si faranno poco meno di nove regali a testa per un totale di 225 euro a persona ed una spesa totale di 191milioni di euro. Tra i regali prediletti vi sono capi e accessori di moda ma anche giocattoli, prodotti di profumeria e cosmetica ma anche libri.

Il budget a disposizione

La realtà ha disatteso le previsioni che erano più rosee: in particolare, con l'inizio di un recupero dei salari reali accompagnato da una crescita dell'occupazione, si sperava in un'accelerazione dei consumi. Tuttavia, le famiglie appaiono ancora prudenti rispetto ad un tempo riguardo allo shopping natalizio. Forse ancora particolarmente segnate dal periodo del Covid e dal conseguente calo ma in certi casi si può proprio parlare di tracollo a livello economico finanziario. E perché no anche da un cambiamento delle priorità e del dove e come indirizzare i propri risparmi.  In media, come detto, i bresciani progettano di spendere 225 euro per i doni da mettere sotto l’albero, una previsione simile a quella dello scorso anno (223 euro). Il budget si alza sensibilmente, però, tra i percettori di tredicesima: questi ultimi destineranno in media 270 euro (circa il 20% in più) ai regali da mettere sotto l’albero.

Dove fare acquisti

La buona notizia è che ritorna di moda lo shopping nei negozi che arrivano addirittura a battere l'online per 6 a 4. I consumatori sceglieranno infatti un punto vendita fisico per il 61% circa degli acquisti: il 46% presso un negozio, di vicinato o in un centro commerciale, il 10% in un negozio monomarca di una grande catena e il 4% in un mercato o mercatino. Il 38% dei doni, invece, verrà acquistato online, soprattutto presso le grandi piattaforme (36%), mentre si riduce (2%) la quota degli acquisti effettuati direttamente sul sito del produttore.

In cima ai desideri abbigliamento e accessori

In cima ai desideri  prodotti di abbigliamento e accessori per il 47% dei consumatori, mentre un ulteriore 19% donerà delle calzature. Al secondo posto della classifica dei regali più ricercati, prodotti di cosmetica (42% delle indicazioni, con una preferenza per i profumi). Chiudono il podio giochi e giocattoli, indicati dal 37% degli intervistati: videogiochi, bambole/bambolotti e giochi in scatola/da tavola restano le categorie più scelte. Tra i cinque doni più scelti anche libri e prodotti editoriali (33%) e tecnologia (32%), anche se in quest’ultimo caso si prediligeranno gadget e piccoli doni sotto i 150 euro di budget (19%) rispetto ad investimenti più consistenti (13%). Il 30% si indirizzerà invece su un dono gastronomico, il 23% su un prodotto da enoteca. Nella top ten dei regali anche gioielli/bigiotteria (26%) e oggettistica e prodotti da collezione (24%).

I punti di vista

“Gli italiani non rinunciano al Natale, ma il quadro che emerge dagli ultimi mesi suggerisce uno stato di incertezza persistente, anche a causa delle tensioni, economiche e non solo, del contesto internazionale, che rischia di riflettersi negativamente anche sulla dinamica dei consumi natalizi - commenta la presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale, Barbara Quaresmini -. L’incertezza, sia a livello economico che politico, tende infatti a frenare la fiducia delle famiglie, che continuano ad adottare comportamenti prudenti, privilegiando il risparmio e limitando le spese discrezionali. In questo contesto, l'esito delle vendite natalizie dipenderà in larga misura dall'andamento della settimana finale, tradizionalmente cruciale per il periodo festivo, poiché contribuisce per circa il 50% alle vendite complessive dei regali. Sarà quindi fondamentale monitorare con attenzione le tendenze di consumo in questi ultimi giorni per valutare l'effettiva ripresa o conferma della prudenza nelle scelte di spesa. Ricordando che una ripresa stabile e duratura dei consumi richiede politiche economiche strutturali, orientate al rafforzamento del potere d’acquisto e alla riduzione del carico fiscale”.

 

“È in atto tra le persone, indipendentemente dall'età, un cambiamento di visione che le sta portando ad acquistare di più nei negozi di vicinato rispetto al passato più recente - spiega la vicepresidente di Confesercenti della Lombardia Orientale, Francesca Guzzardi -. Noto una maggiore attenzione all’acquisto di beni di qualità, durevoli, insieme con un senso di fiducia e di protezione nei confronti delle attività commerciali del territorio. In generale sto constatando che c’è più rispetto e più attenzione alla sostenibilità, all’ambiente e anche ai commercianti, senza contare che venire a fare shopping in città è molto bello in questi giorni: le luci creano un ambiente caldo, intimo, accogliente e familiare».

 

“Confortante il sondaggio di IPSOS per Confesercenti: più del 60% dei consumatori acquisterà i regali in un negozio di vicinato - afferma Mattia Maggioni, referente per Confesercenti dal Lago di Garda -. Un segnale in positiva controtendenza rispetto al passato, che aiuterà a consolidare il commercio di vicinato che rappresenta uno spazio di socializzazione, di presidio e di sicurezza dei centri urbani. Il commercio di vicinato contribuisce al mantenimento dello spirito di comunità e rappresenta un vero attrattore turistico per il Lago. Il Garda Bresciano vive di stagionalità, non solo in termini di flussi turistici, ma anche di volumi commerciali ed i negozi al dettaglio, nel periodo invernale, tornano a “servire” un volume di residenti infinitamente più piccolo rispetto alla stagione estiva. Saranno quindi fondamentali i prossimi 7 giorni per consentire un discreto risultato che consenta ai colleghi commercianti di traguardare sino all'apertura della stagione 2025 nella seconda metà di marzo”.

 

 

 

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