Corda Molle e pedaggio: tra proteste e preoccupazioni
I lavori riguardano in particolare il tratto tra Azzano Mella e Ospitaletto, che una volta ultimato trasformerà l'intero raccordo in un percorso autostradale a pagamento.
La Corda Molle, una delle infrastrutture stradali più importanti nella provincia di Brescia, rischia l'introduzione del pedaggio. I lavori riguardano in particolare il tratto tra Azzano Mella e Ospitaletto, che una volta ultimato trasformerà l'intero raccordo in un percorso autostradale a pagamento. Il pedaggio sarà gestito tramite un sistema di telecamere senza caselli tradizionali (free-flow) e avrà un costo di circa 10 centesimi al chilometro. Questo significa che per l'intera tratta di 30 chilometri tra Montichiari e Ospitaletto si spenderanno circa 3 euro. Il progetto è stato ritardato principalmente a causa di cambi di concessione, ma ora si avvia alla conclusione, con gli ultimi preparativi in corso per l'inizio della tariffazione.
Introduzione del pedaggio
Una ipotesi che ha suscitato alcune preoccupazioni tra i residenti locali, specialmente nei comuni attraversati dalla Corda Molle, dove c'è un netto rifiuto dell'introduzione del pedaggio. Recentemente, si sono susseguite notizie contrastanti riguardo al pedaggio sulla Corda Molle, il raccordo autostradale tra Ospitaletto e Montichiari. Nonostante ciò, la preoccupazione rimane, poiché la convenzione con Autovia Padana, il gestore del tratto, prevede il pedaggiamento con un sistema di free-flow, che potrebbe comportare costi significativi per i pendolari e i cittadini che utilizzano regolarmente la Corda Molle. Infatti, è stato stimato che un pendolare potrebbe arrivare a spendere fino a 850 euro all'anno, qualora il pedaggio venisse implementato come previsto dal piano finanziario. La questione è ancora aperta, e le autorità locali stanno lavorando con il Ministero delle Infrastrutture per trovare una soluzione sostenibile prima della fine dei lavori, prevista per ottobre 2024.
La raccolta firme
La petizione lanciata nei mesi scorsi da Montirone aveva raggiunto le 13mila firme. La raccolta era finalizzata a contrastare l’introduzione del pedaggio sulla Corda Molle. Ad annunciare l’importante dato raggiunto era stato il primo cittadino di Montirone, Filippo Spagnoli, dal quale era partita la raccolta firme.
"Come rappresentante di questa comunità, condivido i timori che questa misura possa ostacolare la mobilità quotidiana, gravando ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese, già messe a dura prova da altre spese. Inoltre, l'incremento del traffico pesante sulla viabilità locale rappresenta un rischio concreto, con potenziali conseguenze gravi in termini di sicurezza stradale e impatto ambientale. È fondamentale ricordare che i cittadini hanno già contribuito alla realizzazione di questa infrastruttura attraverso le loro tasse, e imporre un pedaggio equivarrebbe a far pagare loro due volte per lo stesso servizio".
Una battaglia comune in attesa dell'incontro fissato per metà settembre tra i Sindaci, la Provincia, la società che gestisce la Corda Molle e il Ministero.