Sanità

Convegno di Studio sugli ospedali storici italiani: tra questi il Civile di Brescia

L’Associazione ha inoltre presentato il resoconto dell’attività 2022, nella quale spiccano in particolare il successo della Prima Giornata Nazionale degli Ospedali Storici (9 ottobre).

Convegno di Studio sugli ospedali storici italiani: tra questi il Civile di Brescia
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In occasione delle Giornate di Lavoro del 19 e 21 novembre 2022 presso la Scuola Grande di San Marco dell’ULSS3 Serenissima, l’Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani ha proposto un approfondimento sulla realtà dell’Associazione e degli ospedali storici.

Il valore storico dell'ospedale

Con la moderazione del Direttore Generale dell’Ospedale Santi Giovanni e Paolo di Venezia e Presidente ACOSI, Dr Edgardo Contato, e del Direttore del Polo Culturale e Museale  della Scuola Grande di San Marco, Dr Mario Po',  si è cercato di cogliere attraverso il contributo di vari studiosi tutto il valore dell’ospedale storico quale primaria risorsa culturale a disposizione del Paese, delle Istituzioni e dei territori di riferimento. Infatti, i nostri ospedali, Asst Spedali Civili compresa, che continuano ad essere e a funzionare come primari presidi di cura, sono anche il tramite concreto e vitale di una civiltà che attraversa i secoli e offre esperienze di salute, storia, arte, spiritualità e bellezza, come in pochi luoghi al mondo può accadere.

Gli interventi

Fra gli interventi di maggior rilievo si sottolineano quelli dell’Arcieparca di Costantinopoli degli Armeni, Mons. Boghos Levon Zekiyan, che ha offerto un contributo in tema di salvezza e salute e profonde suggestioni tra Oriente e Occidente; della Prof.ssa Gabriella Piccinini, docente di Storia Medievale all’Università di Siena, con una relazione sui modelli di assistenza in Italia e in Europa alla fine del Medioevo; del Prof. Alain Touwaide, Institute for the Preservation of Medical Traditions, ex Presidente della Washington Academy of Sciences, Washington DC, USA, con un “appello” alla storia fra tradizione e innovazione degli ospedali medievali; del Prof. Giovanni Carlo Federico Villa, Direttore Museo Civico d’Arte Antica di Palazzo Madama, Torino, che ha sottolineato il legame tra testimonianze materiali e immateriali di una civiltà all’interno della memoria della salute.

Resoconto attività 2022

L’Associazione ha inoltre presentato il resoconto dell’attività 2022, nella quale spiccano in particolare il successo della Prima Giornata Nazionale degli Ospedali Storici (9 ottobre); la pubblicazione del volume “Lo splendore della cura. Viaggio negli ospedali storici italiani”, con la storia degli ospedali soci ACOSI; il calendario Acosi 2023 con immagini suggestive delle strutture ospedaliere coinvolte.

I vari referenti degli Ospedali Storici hanno infine condiviso i progetti e le azioni rivolte alla valorizzazione e promozione dei patrimoni storici posseduti e le loro esperienze di comunicazione di cultura storica. Per Asst Spedali Civili è intervenuta la Dott.ssa Chiara Benedetti, Responsabile Biblioteca Medica e Referente per la gestione del patrimonio storico-artistico-fotografico e scientifico-tecnologico, con un contributo sui 120 anni di cure ospedaliere pediatriche a Brescia.

La Dott.ssa Benedetti ha ricordato l’allestimento, nel novembre 2019, nel Salone Vanvitelliano in Palazzo Loggia, di una mostra documentaria sulla storia dell’Ospedale dei Bambini “Umberto I” in occasione dell’anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

“E quest’anno, ricorrendo il 120° anniversario dall’inaugurazione, durante le giornate ACOSI a Venezia è stata quindi proposta ai partecipanti la storia tramite una serie di fotografie risalenti ai suoi primi venti anni all’interno degli Spedali Civili (quando il Civile era in centro Città, in via Moretto) e fino alla sede in via Vittorio Emanuele. Oltre a alcuni Benefattori sono stati ricordati medici importanti: il chirurgo Artemio Magrassi (che, lo scorso 9 novembre è stato inserito nel Famedio, al cimitero Vantiniano), il primo Presidente dell’Ospedalino Pier Mattia Fontana e le pediatre Angela Cambiaggi e Evelina Montanari. Sui Ronchi di Brescia, con le disposizioni del legato di Teresa Nava Contrini, venne aperto il Ronchettino: la casa convalescenziario dove i bambini gracili dimessi dall’”Umberto I” si ristabilivano con aria salutare, esercizio fisico e buona alimentazione. Nel corso degli anni tutti i reparti e i servizi dell’Ospedalino e del Ronchettino sono tornati, come nel 1902, all’interno degli Spedali Civili diventandone un Presidio con 180 posti letto. Esso è uno dei 13 Ospedali Pediatrici Italiani e aderisce alla rete AOPI, è accreditato presso la Joint Commission International, ed è convenzionato con l’Università degli Studi di Brescia per la formazione dei Medici Specializzandi”.

Protocollo d'Intesa

Per il 2023 il primo passo sarà concretizzare con azioni adeguate il Protocollo d’Intesa siglato quest’estate con il Ministero della Cultura e il Ministero della Salute che individua in ACOSI “un idoneo riferimento per l’attuazione di una politica pubblica di conservazione, valorizzazione e fruizione della eredità storica e artistica costituita dal patrimonio culturale degli ospedali storici italiani”. ASST Spedali Civili, che è stata in grado di perpetuare nei secoli la propria vocazione assistenziale sul territorio bresciano, sarà protagonista anche per l’evento “BGBS Capitale della cultura 2023”, altro momento fondamentale per assegnare alla Sanità un valore civico/culturale sempre più condiviso.

Per ulteriori informazioni visitare il sito istituzionale ACOSI “www.acosi.org”.

 

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