Controllo del vicinato in tanti per parlare di sicurezza

A Palazzolo si è parlato di questo progetto: numeri, dettagli ma anche polemiche

Controllo del vicinato in tanti per parlare di sicurezza
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Controllo del vicinato in tanti per parlare di sicurezza a Palazzolo: non sono mancate, però, le note polemiche.

Controllo del vicinato in tanti per parlare di sicurezza: la serata

Quella di ieri sera è stata una serata da tutto esaurito. In sala civica c'erano cittadini curiosi di conoscere il progetto del controllo del vicinato. Il primo a intervenire è stato il sindaco Gabriele Zanni. Il primo cittadino ha ribadito che questa iniziativa "non è minimamente paragonabile alle ronde e non ha l'obiettivo di risolvere tutti i problemi legati alla sicurezza. Gli episodi di criminalità esistono, come in tutti i posti, e nessuno lo nega. Ma questo progetto ci sembra molto interessante per affrontare certi problemi con responsabilità e partecipazione della cittadinanza". All'incontro hanno preso parte anche Michele Locatelli, promotore dell'iniziativa a Palazzolo, il comandante della Polizia Locale Claudio Modina e il maggiore della Compagnia dei carabinieri di Chiari Stefano Giovino. Il comandante dei militari ha parlato in particolar modo del rapporto tra Forze dell'ordine e cittadini. Ma soprattutto dell'importanza "del recupero dei rapporti sociali tra vicini".

Il progetto e i numeri

Ovviamente l'ospite principale della serata è stata la referente bresciana dell'Associazione controllo del vicinato, Paola Dall'Asta. E' stata lei a parlare dei comportamenti da adottare per ridurre il più possibile "le varie vulnerabilità che ci espongono a maggiori rischi". Ma in particolar modo ha sottolineato a grandi linee come "rallentare il lavoro del ladro". Non è mancata l'attenzione sugli "effetti collaterali positivi" di questo progetto: "dalla coesione sociale alla capacità di affrontare in maniera più razionale certe dinamiche passando per un nuovo rapporto tra cittadini e Forze dell'ordine". Ma non solo, ha parlato della costituzione di gruppi che "non devono essere troppo grandi". E' fondamentale che i vicini tra di loro si vedano. Devono comunicare casi sospetti al coordinatore che a sua volta chiamerà la Polizia. Infine, Dall'Asta ha evidenziato che nelle zone in cui sono attivi questi gruppi "il calo dei furti è evidente: ovviamente le persone devono impegnarsi".

Domande e polemiche

Nel corso dell'incontro non sono mancate domande da parte del pubblico. Alla fine alcune persone hanno lasciato il proprio nominativo: segno che c'è la volontà di attivarsi in questo senso. Tra queste anche il consigliere della Lega Nord Stefano Raccagni. Il capogruppo del Carroccio durante il suo intervento, però, non ha risparmiato il sindaco e la sua squadra da un attacco politico. Ancora una volta a far discutere la questione del Consiglio comunale urgente chiesto dalla Lega Nord per parlare di sicurezza. Sul progetto: "Sembra interessante, ma mi auguro che porti a dei risultati".

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