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ConsulGroup: un’azienda a impatto zero

Consulenza per la sicurezza sui luoghi di lavoro e di corsi di formazione... con una una filosofia green.

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ConsulGroup è una società di consulenza che considera la sostenibilità come un approccio strategico a lungo termine, volto a trovare un punto d’equilibrio tra opportunità commerciali, responsabilità sociali e ambientali. L’amministratore dell’azienda, Giorgio Costa ha spiegato di cosa si occupa l’azienda e perché si può considerare ad impatto zero.

ConsulGroup: un’azienda a impatto zero

ConsulGroup è un’azienda di Torbole Casaglia in provincia di Brescia che si occupa di consulenza per la sicurezza sui luoghi di lavoro e di corsi di formazione. L’azienda ha una filosofia green che parte da un principio profondo.

Secondo lo stesso direttore, infatti gli esseri umani sono ospiti della Terra e quindi devono essere applicate delle misure concrete per rispettarla. Giorgio Costa spiega come l’azienda riesca a far business e dare benessere ai loro dipendenti proprio perché è la Terra a permetterlo. Per applicare delle misure sostenibili, l’azienda si è domandata come rispettare l’ambiente che ci ospita, la risposta è stata quella di utilizzare pannelli fotovoltaici. Infatti, il primo passo per considerarsi un’azienda a impatto zero è stato quello ricoprire al 100% il tetto con pannelli per sfruttare al meglio l’energia solare.

Il secondo passo è stato quello di installare delle batterie Tesla per accumulare l’energia del sole per poi riconvertirla in altri impieghi. L’accumulo di energia è indispensabile durante il girono, perché viene catturata dal sole per poi essere utilizzata durante la mattinata lavorativa, in seguito viene raccolta nei pacchi batteria.

Questi accorgimenti però, non erano ancora sufficienti per l’impresa, per questo motivo decise di sostituire le macchine a gasolio con quelle elettriche.


Questo ha permesso di non utilizzare più il petrolio e il gasolio e di rendersi autosufficienti con l’energia solare che viene impiegata insieme alle batterie d’accumulo per caricare le macchine.
Le misure green adottate dall’azienda sono rivolte a tutti, perché conduce consulenze trasversalmente in tutti i settori, dal commercio, all’industria.

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Questa filosofia “green” si estende a tutti i collaboratori, infatti, cercano di recarsi dai clienti durante la mattinata, per poter parcheggiare in carica le macchine quando c’è ancora il sole, così da poter sfruttare la sua energia e ridurre quella nelle batterie. All’esterno dell’azienda, inoltre, si è deciso di istallare un giardino verticale, composto da piantine che bloccano le polveri di particolato e contribuiscono così a rendere l’aria ancora più pulita per tutti i lavoratori.

Facendo un esempio quando hanno iniziato, prima dell'installazione dei pannelli fotovoltaici, che si trattavano di un investimento ingente, l'azienda aveva già ridotto del 100% l’utilizzo di bottiglie di plastica, grazie alla distribuzione a tutti i dipendenti di borracce e l'istallazione di un distributore d'acqua affinché durante la giornata i dipendenti non comprassero bottiglie, ma attingessero all'acqua direttamente dal depuratore grazie a borracce di alluminio.

Un ulteriore accorgimento per ridurre la quantità di plastica e i sacchi in plastica prodotti dai bicchierini per il caffè, è stato quello di acquistare un trituratore di bicchierini che ha permesso di ridurre dell’80% i volumi di plastica. Se prima si buttavano otto sacchi di plastica, ora se ne buttano uno.

Al momento l'azienda sta studiando ad un ulteriore progetto, in questo caso per coinvolgere anche le famiglie dei collaboratori e per rendere più green uno scarto che in ogni famiglia è presente, ovvero l'utilizzo di pastiglie per la lavastoviglie. La ditta ha deciso che molto probabilmente da quest’anno acquisterà pastiglie biodegradabili e verranno distribuite a tutte le famiglie, in questo modo non dovranno più comprarne.

Queste, infatti potrebbero complicare lo scorrimento delle acque negli scarichi e potrebbero finire nelle falde acquifere. Questo è una procedura per rendere green non solo l’azienda, ma anche i suoi collaboratori e le loro famiglie, creando un circolo vizioso; cosa da cui dovrebbero prendere da esempio molte aziende del territorio e non solo.

Rebecca Boroni, Sabrina Galli, Sofia Mazzola, Elisa Pinna, Nicole Rizzi, Benedetta Russo


Questo articolo è frutto di una collaborazione fra il nostro Circuito editoriale Netweek e gli studenti dell'Università Cattolica di Brescia. Insieme ai ragazzi abbiamo approfondito il tema del GREEN a 360 gradi, raccontando 11 storie d'eccellenza made in Lombardia che hanno a che fare con la sostenibilità, il risparmio energetico, la lotta agli sprechi e la difesa dell'Ambiente.

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