Confindustria Brescia: incontro a Roma tra Gussalli Beretta e il ministro Urso
Tra i temi affrontati anche quello legato ad un intervento sulla normativa riguardante i termini di approvvigionamento delle materie prime critiche
Confindustria Brescia: incontro a Roma tra Gussalli Beretta e il ministro Urso.
Confindustria Brescia: l'incontro a Roma
Il presidente di Confindustria Brescia, Franco Gussalli Beretta, e il direttore generale Filippo Schittone hanno incontrato – nella giornata di oggi (mercoledì 31 maggio 2023) – il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
L’appuntamento si è tenuto nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in via Molise a Roma. Al centro del confronto, in particolare, le principali tematiche che stanno interessando il sistema produttivo bresciano – a partire dal futuro della componentistica e dell’Automotive – e un focus sulle progettualità in corso, tra cui la Cittadella dell’innovazione sostenibile e nuovi corsi ITS.
“Si è trattato di un incontro interessante e costruttivo, in cui abbiamo trattato i principali argomenti legati al nostro sistema produttivo – commenta Franco Gussalli Beretta –, concentrandoci in particolare su questioni trasversali a tutto il mondo manifatturiero, con un focus particolare sull’evoluzione di Industry 4.0 e quindi su quello che ci attende con il 5.0, tema che coinvolge direttamente la transizione ambientale. In tale contesto, abbiamo quindi avuto modo di illustrare al ministro le due principali progettualità in essere: la Cittadella dell’innovazione sostenibile e i nuovi percorsi ITS che stiamo strutturando per il nostro territorio.”
Approvvigionamento delle materie prime critiche
Tra le tematiche affrontate, anche la necessità – avanzata al ministro Urso – di un intervento sulla normativa riguardante i termini di approvvigionamento delle materie prime critiche.
“A livello mondiale, la crescita economica di molti grandi Paesi comporterà una sempre maggiore domanda di rottame, al punto che molti di questi, tra cui Cina, Russia e India, hanno già adottato restrizioni di varia natura alle esportazioni di rottame ferroso – spiega Filippo Schittone –. Uno scenario che evidenzia la necessità di confermare e rafforzare interventi normativi per tutelare l’industria siderurgica italiana e l’economia stessa del nostro Paese. In tale direzione va la proposta emendativa al Disegno di Legge riguardante la "Conversione in legge del decreto-legge 10 maggio 2023, n. 51, che prevede l’estensione al 31 dicembre 2026 dell’applicazione delle misure in tema di approvvigionamento di materie prime critiche, tra cui il rottame ferroso, nonché l’anticipazione, da 20 a 60 giorni prima dell’esportazione di tali materiali, dell’obbligo di notificare l’informativa dell’operazione ai Ministeri competenti. Vista l’importanza che le previsioni in esso contenute rivestono per le nostre imprese, abbiamo chiesto al ministro di intervenire a sostegno dell’iniziativa.”