il punto di vista

Confartigianato Brescia, Massetti: "Il Dl lavoro va nella giusta direzione"

Forte perplessità è stata invece espressa sulle disposizioni che ampliano oltre i 29 anni, e per i soli settori del turismo e termale, la possibilità di assumere con contratto di apprendistato professionalizzante

Confartigianato Brescia, Massetti:  "Il Dl lavoro va nella giusta direzione"
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Confartigianato Brescia, il presidente Eugenio Massetti: "Il Dl lavoro va nella giusta direzione".

Confartigianato Brescia, le parole di Massetti

«Il Dl lavoro coglie la necessità di correggere aspetti critici della gestione del mercato del lavoro – spiega Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia sottolineando, in particolare, che, dalle prime informazioni sul testo – va nella direzione giusta il superamento del reddito di cittadinanza per sostituirlo con interventi assistenziali dedicati ai soggetti non occupabili e percorsi di inserimento lavorativo e incentivi per chi assume personale occupabile».

 Riduzione del costo del lavoro

Il presidente Massetti indica, inoltre, l’importanza della ulteriore riduzione del costo del lavoro con un aumento del taglio contributivo a favore dei lavoratori.

«L’auspicio – aggiunge Massetti – è che si trovino risorse per rendere strutturale questa misura e, quanto prima, per avviare la riduzione del costo del lavoro anche per la quota a carico dei datori di lavoro. Positivo il giudizio sulle misure finalizzate a semplificare la gestione dei rapporti di lavoro, riconducendo alla contrattazione collettiva la definizione delle causali che giustificano i contratti a termine, sulla norma che elimina gli inutili appesantimenti burocratici al momento delle assunzioni previsti dal Decreto trasparenza e sul rifinanziamento del Fondo nuove competenze».

Confartigianato esprime, invece, forte perplessità sulle disposizioni che ampliano oltre i 29 anni, e per i soli settori del turismo e termale, la possibilità di assumere con contratto di apprendistato professionalizzante.

«L’apprendistato professionalizzante – conclude Massetti – deve mantenere la sua secolare e collaudata vocazione, vale a dire quella di un contratto a contenuto formativo per consentire ai giovani di acquisire una qualificazione professionale, ‘premiando’ le aziende che realmente li formano all’interno di percorsi lavorativi. Non può diventare un mero strumento di incentivo all’assunzione, per di più limitato ad alcuni settori».

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