Confagricoltura Brescia a Cibus, tra i temi affrontati quello della peste suina africana
Garbelli: "Questo è il momento di dare pieni poteri al commissario straordinario per l'emergenza Psa, si rischia il blocco delle esportazioni.".
Una delegazione di Confagricoltura Brescia, composta dal presidente Giovanni Garbelli, dal vice Oscar Scalmana e dal presidente della sezione Agriturismo Gianluigi Vimercati, ha partecipato oggi (giovedì 5 maggio) al convegno “Food security europea, produttività e sostenibilità” nell’ambito di Cibus, la fiera internazionale dell’agroalimentare organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare.
I temi affrontati
È stata l’occasione, per l’organizzazione bresciana, di discutere di alcune delle criticità che sta affrontando il settore agricolo in questo periodo, a iniziare dall’aumento dei costi delle materie prime dell’energia. Tema di cui il presidente Garbelli ha parlato con il presidente del consorzio Grana Padano Renato Zaghini. Si è discusso molto anche della Peste suina africana (Psa), che è tornata a preoccupare in seguito alla conferma, nella prima mattinata di oggi, del caso di contagio di un cinghiale a Roma, il primo fuori dall'area finora colpita.
“Passando tra gli stand e dialogando con i produttori abbiamo percepito la preoccupazione del mondo suinicolo - dichiara Giovanni Garbelli -, un settore che sta assistendo a un aumento dei prezzi per i suoi prodotti ricercati, ma in parallelo a una grande incertezza e preoccupazione per la Psa. È un ambito importante per la nostra economia, che va attenzionato. Per questo auspichiamo che il commissario straordinario per l'emergenza Psa abbia pieni poteri e possa agire in modo rapido. Se l’epidemia diventasse endemica significherebbe avere un Paese bloccato nelle esportazioni dei prodotti e appesantire il mercato della suinicoltura, tra l’altro in una fase di recupero dei prezzi e rialzo delle materie prime”.
Priorità
Più in generale, nonostante le tante difficoltà, nella quattro giorni di Cibus a Parma si è percepito l’entusiasmo dettato dalla grande attenzione al settore agroalimentare, per le numerose aziende che garantiscono prodotti di qualità.
“La consapevolezza dell’importanza del comparto è alta - aggiunge Garbelli -, anche durante il nostro convegno si è parlato molto di strategie future. Ma il clima continua a essere di assoluta incertezza geopolitica. Ora è necessario muoverci come sistema Paese e sistema Europa, per riportare l’agricoltura al centro delle politiche comunitarie. I temi che oggi ci stanno a cuore sono la Pac, il decreto fitofarmaci e le Nbt, tre sfide nodali che entro l’estate dovrebbero concretizzarsi, fondamentali per riportare l’agricoltura a essere il traino del sistema economico italiano ed europeo”.