Cardioprotetti

Con "Gianluca nel cuore" in 280 imparano le manovre salvavita

Grande partecipazione all'iniziativa promossa lo scorso fine settimana a Corte Franca.

Con "Gianluca nel cuore" in 280 imparano le manovre salvavita
Pubblicato:

Per il settimo memorial dell’anniversario della morte di Gianluca Notarnicola, il ventenne venuto a mancare dopo un attacco cardiaco sul campo di tamburello il 9 aprile 2011, 280 sono stati gli iscritti al corso annuale, promosso e organizzato dall’associazione "Gianluca nel cuore". Dopo due anni di stop, a causa del Covid, "undici anni dopo ha ancora la capacità di riunire tutti attorno a lui", come ha scritto un’amica sui social.

Con "Gianluca nel cuore" in 280 imparano le manovre salvavita

gianluca nel cuore
Foto 1 di 6
gianluca nel cuore1
Foto 2 di 6
gianluca nel cuore2
Foto 3 di 6
gianluca nel cuore3
Foto 4 di 6
gianluca nel cuore4
Foto 5 di 6
gianluca nel cuore5
Foto 6 di 6

Dopo una prima parte di teoria, tutti i partecipanti sono "scesi in piazza" per la pratica: si sono divisi in gruppi da sei e, insieme ai volontari dell’associazione, ma anche della Croce Bianca, della Croce Rossa e dell’Anpas, hanno imparato le manovre di disostruzione e di compressione toracica, utilizzando dei manichini. Il programma di quest’anno, come al solito, era suddiviso in due: è stato possibile effettuare il corso base di Blsd, della durata di cinque ore, e quello avanzato, di aggiornamento (retraining), per tre ore.

"Questo è il secondo anno che facciamo a Corte Franca. Abbiamo fatto il primo memorial e oggi siamo tornati per il settimo, dopo esserci fermati due anni per la pandemia. E si sente proprio questa voglia di tornare in piazza, di partecipare: c’è tanta gente che ci vuole bene".

Queste le parole del sindaco Anna Becchetti.

Un'associazione che cardioprotegge Corte Franca

L’associazione "Gianluca nel cuore" è nata nell’ottobre del 2015, e in breve tempo è diventata un centro di formazione per il Blsd: un salto di qualità che ha consentito l’organizzazione di questi corsi, nati per insegnare l’uso del defibrillatore semiautomatico, con 50 formatori DAE. È importante che il defibrillatore venga utilizzato nei primi cinque minuti dopo un arresto cardiaco e, per questo motivo, è bene che sia accessibile a tutti, perché "tutti dovremmo essere in grado di utilizzarlo e di intervenire nel più breve tempo possibile", ha concluso il sindaco.
Il progetto per cardioproteggere Corte Franca è partito parecchi anni fa con un piccolo corso e il posizionamento di defibrillatori pubblici, che oggi hanno raggiunto quota 12. Poi è stato esteso con serate di sensibilizzazione, anche in tempo di Covid, con la formazione di piccoli gruppi di persone. L’evento è sempre stato itinerante: gli scorsi anni ha toccato vari altri comuni, tra cui Castegnato, Passirano, Concesio e Brescia. L’anno prossimo, invece, è già in programma per Travagliato. Sabato 9 aprile, in piazza di Franciacorta, si sono radunate tante persone e tanti cittadini di Corte Franca e dintorni; tra i presenti, c’erano anche il sindaco di Passirano, Francesco Pasini Inverardi, e il sindaco di Sale Marasino, Marisa Zanotti.

Seguici sui nostri canali