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Comunità Energetica Rinnovabile di Torbole Casaglia, la presentazione in Sala Beretta

L’incontro è stato l’occasione per presentare il modello di CER promosso da Confindustria Brescia e Piccola Industria, di comune accordo con tutti i partecipanti

Comunità Energetica Rinnovabile di Torbole Casaglia, la presentazione in Sala Beretta
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Comunità Energetica Rinnovabile di Torbole Casaglia, la presentazione in Sala Beretta di Confindustria Brescia.

La Comunità Energetica Rinnovabile di Torbole Casaglia

Si è tenuta ieri pomeriggio (giovedì 27 marzo 2025) la presentazione della Comunità Energetica Rinnovabile di Torbole Casaglia nella Sala Beretta di Confindustria Brescia. Si tratta della prima Cer fondata sul modello Confindustria Brescia dalla Piccola Industria. Sono intervenuti, per illustrare i dettagli del progetto, Marco Capitanio, presidente Piccola Industria Confindustria Brescia, Fabio Astori, vice presidente con delega ad Ambiente, Energia, Transizione Ecologica e Sicurezza Confindustria Brescia, Luca Diomaiuta, Fedabo Spa SB, Roberta Sisti, sindaco di Torbole Casaglia, Giorgio Costa, ConsulGroup, e Riccardo Monaci, Area Ambiente, Energia, Sicurezza e Sostenibilità di Confindustria Brescia.

Fanno parte della Cer il Comune di Torbole Casaglia, un ente del terzo settore – Fondazione Mazzocchi – e cinque imprese del territorio: Farco Group, Automazioni Industriali Capitanio, Verniciature Bresciane, ConsulGroup e Co.Pe; il contingente complessivo di nuova potenza da installare sarà potenzialmente pari a circa 350 kW di cui circa 300 kW su aziende, per un incentivo atteso di circa 400.000 euro complessivi, calcolati in 20 anni.

Le linee guida

In particolare, l’incontro è stato l’occasione per presentare il modello di CER promosso da Confindustria Brescia e Piccola Industria, di comune accordo con tutti i partecipanti, recependo le seguenti linee guida:

  • Il modello è pensato e strutturato tenendo presente il ruolo centrale delle imprese e del Comune, come ente locale attivo e promotore dell’iniziativa.
  • Si basa su una struttura e una governance focalizzate sulla sostenibilità ambientale ed economica dell’iniziativa stessa.
  • Non è pensato per generare profitto per i singoli membri, ma per favorire lo sviluppo economico, sociale ed ambientale del territorio attraverso: la promozione e l’uso di energie rinnovabili; la riduzione delle emissioni di CO2; una minore dipendenza da fonti energetiche esterne e la riduzione dei costi energetici; una maggiore inclusione sociale e sviluppo economico locale, con creazione di opportunità di lavoro e cooperazione tra i membri della comunità.

Il ruolo della Cer

“Quella di oggi rappresenta solamente una prima tappa del percorso e non il traguardo dell’iniziativa – riflette Marco Capitanio, presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. È importante, infatti, costituire un primo nucleo della CER per veder poi svilupparsi una comunità energetica viva e attiva, che continuerà ad evolvere e a crescere nel tempo. Come Piccola Industria e come Confindustria Brescia, siamo convinti che il modello proposto sia la strada giusta da seguire, grazie a una serie di presupposti individuati che riteniamo in grado di recepire in particolare le richieste del sistema produttivo, a cui abbiamo guardato in un’ottica di sostenibilità a medio e lungo periodo, che possa portare ricadute positive anche per la comunità, innescando un importante circolo virtuoso.”

“L'impennata dei costi dell'energia sta gravando sul bilancio delle aziende, riducendo i margini di profitto e ostacolando la crescita economica e gli investimenti – aggiunge Fabio Astori, vice presidente con delega a Ambiente, Energia, Transizione Ecologica e Sicurezza Confindustria Brescia –. In questo scenario, diventa cruciale che il Governo e le istituzioni adottino misure strutturali per sostenere le imprese e i cittadini. Le CER possono rappresentare una chiave per il futuro, ma è fondamentale che siano accompagnate da politiche che garantiscano la sicurezza del sistema energetico nazionale e prezzi competitivi. Le istituzioni sono chiamate ad agire con urgenza per proteggere le imprese italiane e l’economia del paese, garantendo la sostenibilità non solo ambientale ma anche economica della transizione.”

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