"Compito di realtà": simulazione di un incidente stradale per educare alla sicurezza
Coinvolti nella tappa bresciana dell’iniziativa regionale sono gli istituti cittadini Giovanni Paolo II, Don Bosco, Foppa-Piamarta, Artigianelli, Sraffa, Canossa Campus, Golgi e CFP Zanardelli, oltre a una piccola rappresentanza di scuole della provincia bresciana, per un totale di 400 studenti

"Compito di realtà, un istante ti cambia la vita", simulazione di un incidente stradale per educare alla sicurezza.
Educare alla sicurezza
Fa tappa a Brescia, nel parcheggio di fronte allo Stadio Comunale Rigamonti, l'iniziativa "Compito di realtà. Un istante ti cambia la vita", il progetto di Educazione Stradale nelle Scuole rivolto agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado, nato da una convenzione tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia.
In cosa consiste il compito di realtà
Il “compito di realtà” consiste in una simulazione dinamica di un incidente stradale, attraverso la quale le ragazze e i ragazzi possono sperimentare, con la percezione visiva e uditiva diretta, le diverse fasi di un incidente stradale reale: un’autovettura urta a 30 chilometri orari un ciclomotore sul quale è posto un manichino che viene scagliato in aria cadendo sull’asfalto. Gli esperti della Polizia Locale e della Croce Rossa di Brescia spiegano poi ai ragazzi come gestire la concitazione del momento e come si attiva correttamente la catena dei soccorsi, attraverso una chiamata al numero unico di emergenza 112. Il personale sanitario mostra le giuste manovre di primo soccorso da effettuare per salvare la vita alle persone coinvolte nell’incidente, mentre gli agenti della Polizia Locale effettuano i rilievi di rito, spiegando come viene ricostruita la dinamica dell’evento, per attribuire eventuali responsabilità.
Gli istituti coinvolti
Coinvolti nella tappa bresciana dell’iniziativa regionale sono gli istituti cittadini Giovanni Paolo II, Don Bosco, Foppa-Piamarta, Artigianelli, Sraffa, Canossa Campus, Golgi e CFP Zanardelli, oltre a una piccola rappresentanza di scuole della provincia bresciana, per un totale di 400 studenti.
Questo appuntamento del progetto “Educazione Stradale nelle Scuole” è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale di Brescia per rendere le ragazze e i ragazzi - che frequentano le scuole secondarie di secondo grado - consapevoli dei rischi che si possono correre circolando su strada con un ciclomotore e, in futuro, con una motocicletta o un’automobile. L’iniziativa integra le 19 offerte formative organizzate dalla Polizia Locale per gli istituti scolastici cittadini e dedicate a tematiche come bullismo e cyberbullismo, rischio connesso all’utilizzo di sostanze stupefacenti, aggregazioni giovanili, graffitismo, criminalità organizzata, gioco d’azzardo. Come già ricordato, il progetto “Educazione Stradale nelle Scuole” nasce da una convenzione tra Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, in attuazione dell’articolo 15 della Legge Regionale 9/2001, che sostiene progetti per la promozione della cultura della prevenzione nell’ambito dell’educazione stradale tra le giovani e i giovani.
Nello specifico il progetto, che ha preso ufficialmente il via nel febbraio 2021, coinvolge più di 60 scuole lombarde e 10.500 studenti, protagonisti di esperienze educative anche di tipo pratico. L’iniziativa coinvolge Forze di Polizia, personale di soccorso sanitario, Vigili del Fuoco, esperti dell’Unità di Ricerca di Psicologia del Traffico dell’Università Cattolica di Milano, docenti universitari e realtà del privato sociale, in diverse unità didattiche i cui particolari sono illustrati sul Portale https://www.educazionestradalelombardia.it