Commissione d'inchiesta Covid interrotta, il Pd: «Maggioranza rifugge le responsabilità»
I lavori chiusi in anticipo dopo che la maggioranza ha abbandonato l'aula, ma per i consiglieri del Scandella e Rozza si è trattato di un pretesto
Commissione d'inchiesta Covid interrotta, il Pd: «Maggioranza rifugge le responsabilità».
È polemica in Regione Lombardia dopo che i lavori della commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid si sono chiusi in anticipo, stoppando le audizioni previste per la giornata di ieri, lunedì 5 luglio.
La ragione?L’abbandono dell’Aula da parte della maggioranza dopo un lancio di agenzia in cui erano riportate le dichiarazioni di una delle persone convocate per raccontare la propria testimonianza.
A sollevare il caso sono stati i consiglieri regionali del Pd Carmela Rozza e Jacopo Scandella: «Sarà un caso che la maggioranza abbandoni i lavori proprio mentre si comincia a parlare di Alzano Lombardo e della mancata chiusura dell'ospedale?».
Questa mattina erano stati convocati il dottor Giuseppe Marzulli, ex direttore dell’ospedale di Alzano, gli avvocati Consuelo Locati e Luca Berni, in rappresentanza del pull di avvocati che assiste 500 familiari delle vittime del Covid, impegnati in una causa civile, e il dottor Claudio Calzoni.
C’è chi sostiene che il lancio d’agenzia avrebbe violato il vincolo di segretezza. Ma a detta dei consiglieri regionali Dem si sarebbe trattato semplicemente di un pretesto. «Gli auditi, se mai fossero stati loro a fare uscire l’agenzia – specificano -, non sono vincolati alla segretezza. Quindi è evidente che la maggioranza ha trovato una scusa per evitare un confronto importante con chi ha vissuto in prima persona questo dramma, sia dal punto di vista professionale sia dal punto di vista personale».