Comitato Pro ospedale, incontro con il nuovo Dg dell'Asst Franciacorta
Esposti dubbi e criticità sul futuro della struttura dopo le recenti chiusure e ridimensionamenti
I rappresentanti del Comitato Pro ospedale, del consorzio dei campeggi e di Legambiente Basso Sebino hanno incontrato il nuovo direttore generale dell’Asst Franciacorta, Luigi Cajazzo, e il direttore sanitario del presidio di Iseo, Jean Pierre Ramponi, per fare il punto sul futuro della struttura ospedaliera di Iseo e contestualmente chiederne un rilancio dopo che, negli ultimi anni, hanno chiuso i battenti il reparto di Oncologia, la Maternità e il Punto nascite, e sono stati ridimensionati gli orari di apertura della Pediatria.
Comitato Pro ospedale, incontro con il nuovo Dg dell'Asst Franciacorta
"Sono state esaminate alcune problematiche rilevate sul funzionamento dell’ospedale iseano – hanno spiegato Franco Cangemi, Orsolina Ciocchi e Ines Moretti, in rappresentanza delle tre associazioni - Il reparto di maternità è stato chiuso durante la pandemia, ma attualmente si constata che non esiste un provvedimento formale della Regione Lombardia che ne dichiari la definitiva chiusura. Abbiamo discusso sull'applicazione del DM 70/2015, decreto che non viene applicato in modo omogeneo sul territorio regionale perché per esempio l'ospedale di Gavardo mantiene aperto il reparto di maternità con meno di 400 parti all’anno. A Iseo se ne gestivano 470".
Si è discusso anche del piano organizzativo aziendale (Poas) che ha previsto l'eliminazione al presidio di Iseo dei direttori di struttura complessa di Medicina, Chirurgia generale e Laboratorio analisi.
"Il direttore generale ha precisato che non è in suo potere poterlo modificare – hanno concluso dai comitati – Abbiamo riaffermato la necessità di mantenere un presidio sanitario in grado di soddisfare la domanda del territorio, in particolare durante la stagione estiva, quando con la presenza turistica la popolazione raddoppia".
A questo proposito Legambiente e i comitati hanno rivolto un appello all'assessore al Welfare Guido Bertolaso per rivedere le decisioni prese e non penalizzare il territorio del basso Sebino.