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Coldiretti dice “no” al fotovoltaico a terra, Facchetti: “L’energia pulita è un’opportunità”

La Lombardia rientra fra le regioni con il maggior numero di consumo di suolo e la provincia di Brescia è in modo stabile fra quelle che perdono più ettari di campi ogni anno, con un ritmo che mette a rischio la capacità produttiva locale

Coldiretti dice “no” al fotovoltaico a terra, Facchetti: “L’energia pulita è un’opportunità”

Coldiretti dice “no” al fotovoltaico a terra, Facchetti: “L’energia pulita è un’opportunità”.

Il “no” di Coldiretti

Coldiretti Brescia ribadisce un fermo “no” all’installazione di impianti fotovoltaici a terra che sottraggono superfici produttive e aggravano un fenomeno già critico per il territorio. La Lombardia rientra fra le regioni con il maggior numero di consumo di suolo e la provincia di Brescia è in modo stabile fra quelle che perdono più ettari di campi ogni anno, con un ritmo che mette a rischio la capacità produttiva locale.

«La terra non è infinita, e ciò che viene cementificato o coperto non torna più agricolo – sottolinea Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia – siamo favorevoli alle rinnovabili, ma la transizione energetica va fatta sui tetti: coperture di stalle, cascine, capannoni e strutture produttive, dove è possibile generare energia pulita senza sacrificare il futuro dell’agricoltura bresciana».

Cosa sottolinea Coldiretti

Coldiretti Brescia ricorda inoltre che:

“La nostra provincia è tra le più importanti d’Italia per le produzioni agricole e zootecniche e che la tutela del suolo è fondamentale per sicurezza alimentare, biodiversità e qualità ambientale”.

“Difendere i nostri campi significa difendere lavoro, cibo e comunità — conclude la presidente di Coldiretti Laura Facchetti  – il fotovoltaico è un’opportunità solo quando non diventa una minaccia per la terra che ci nutre”.