Rovato

"Che futuro abbiamo in testa?": un convegno con Coldiretti

Tra gli ospiti in sala civica il noto meteorologo Andrea Giuliacci e l'assessore regionale Fabio Rolfi.

"Che futuro abbiamo in testa?": un convegno con Coldiretti
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Una mattina dedicata alle nuove generazioni, un percorso attraverso il cibo, l’educazione alimentare, la sostenibilità, la tecnologia, i cambiamenti climatici ma anche le dinamiche mondiali legate alla situazione attuale che stiamo vivendo. "Che futuro abbiamo in testa?" è il titolo del convegno ospitato venerdì 1 aprile nella sala civica del Foro Boario di Rovato, alla vigilia dell'apertura della fiera Lombardia Carne. In platea numerosi imprenditori agricoli e oltre cento studenti dell’istituto agrario Einaudi di Chiari e dell’istituto agrario Vincenzo Dandolo di Bargnano di Corzano.

"Che futuro abbiamo in testa?": un convegno con Coldiretti

Tanti gli spunti offerti dai relatori, moderati dal giornalista Luca Riva. Dopo i saluti del sindaco di Rovato Tiziano Belotti, che ha ricordato l'importante appuntamento con la fiera Lombardia Carne, è intervenuto Davide Lazzari, giovane imprenditore vitivinicolo di Capriano del Colle e anche delegato Giovani Impresa di Coldiretti Brescia:

Io ho iniziato a lavorare nell'impresa di famiglia, a Capriano del Colle, a 22 anni. Anziché concentrarci sul produrre reddito, abbiamo provato a riflettere sul perché facevamo questo lavoro. E abbiamo capito che la motivazione era il territorio, e quello che esso rappresenta. La sfida era dunque far capire le potenzialità. Il sogno è che la gente inizi a portare rispetto per il nostro territorio. Ragazzi studiate, applicatevi: l'importante è avere ben chiaro il motivo per cui fate questo lavoor e l'obiettivo che volete raggiungere".

Il messaggio del mondo politico è stato affidato all’assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi:

In platea oggi abbiamo davvero il futuro dell’agricoltura. Uno sviluppo che coinvolge diversi aspetti e che si deve basare su innovazione, ricerca e valorizzazione del prodotto. Innovare significa razionalizzare le risorse producendo di più e in maniera più sostenibile. La ricerca consente di far fronte ai problemi legati ai cambiamenti climatici e la valorizzazione del prodotto, legandolo al territorio, significa dare reddito alle imprese e alle filiere. Questa è la direzione della Regione Lombardia anche per superare le ideologie che hanno condizionato le scelte del passato a livello nazionale ed europeo. Purtroppo ha vinto sempre la politica del No e dell'ignoranza".

Il ruolo delle donne nelle imprese agricole

E' stato davvero importante il messaggio trasmesso dal presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli, che ha sottolineato che l'agricoltura può rappresentare un futuro per i giovani, rimarcando l'importanza delle donne nelle imprese agricole.

E' un piacere rivolgermi ai giovani presenti, perché l’agroalimentare rappresenta un’opportunità concreta per realizzare i propri sogni. In prospettiva il nostro settore sarà chiamato a produrre di più, in quanto è aumentata sensibilmente la domanda di cibo a livello mondiale, ma dovremo farlo in modo sostenibile. Ciò significa ricerca, innovazione, miglioramento: questo può avvenire anche grazie ai giovani e alla scuola che avrà un ruolo fondamentale nella valorizzazione dei nostri ecosistemi di eccellenza. Le imprese agricole in buona parte sono guidate da donne, che hanno un ruolo di equilibrio fondamentale anche nella famiglia e che danno un grande contributo con in termini di pragmatismo e razionalità".

L'Italia ha "la più grande biodiversità del Pianeta"

Giuliano Noci, prorettore del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano, si è rivolto direttamente ai giovani in sala:

“L’Italia vanta la maggiore biodiversità del pianeta e ha anche vissuto il Rinascimento: un insieme di tradizioni non replicabili in nessun altro Paese del mondo. Troppo spesso, però, non ci rendiamo conto delle grandi opportunità, anche professionali, insite nella nostra storia. Secondo aspetto , la pandemia ha mostrato l’importanza del benessere e della sicurezza alimentare: chi saprà sviluppare questo filo conduttore del saper coltivare avrà un futuro importante. Ma fare imprenditoria agricola oggi significa essere manager a tutto tondo, con tutti gli aspetti tecnologici e gestionali del caso. Parlo di precision farming, droni, Internet of Things e di tutta la digitalizzazione utile a minimizzare l’impatto ambientale e a garantire la tracciabilità, senza dimenticare il marketing e la comunicazione digitale. Il tutto, con la volontà di andare oltre, con mente aperta e capacità di fare rete”.

Un tema, quello del benessere e della salute, su cui ha portato prepotentemente l'attenzione la biologa nutrizionista Elena Turla:

"Si parla di futuro, di imprenditoria, di giovani, ma senza la salute non si raggiungono grandi traguardi. Per ottenerli serve conoscere e consumare il cibo di qualità, e Coldiretti ce lo insegna quotidianamente. Mi rifaccio ad alcuni studi della nutrigenomica, che ci dicono quanto la qualità dell’alimentazione incida sull’espressione dei nostri geni. Così si riescono a prevenire patologie, gravi o meno, che toccano anche i giovani, spesso consumatori di cibo spazzatura. Non parlo di diete last minute e prodotti light che vanno di moda sui social, ma di biodiversità e recupero dell’identità del territorio tornando alle tradizioni agroalimentari dei nostri territori inserite in stili di vita sani e corretti”.

Il cambiamento climatico

A parlare di cambiamento climatico e di quanto esso incide sull'agricoltora un assoluto esperto in materia: Andrea Giuliacci, meteorologo, climatologo e accademico:

Che il  clima sia cambiato è una certezza è ormai una certezza. L'anno più caldo di sempre è stato il 2018, poi il 2015 e il 2014. Non ha mai fatto così caldo come in questo periodo, ce lo dicono i dati Il costante aumento delle temperature medie annuali comporta, oltre alla diminuzione del ghiaccio e della neve sulle nostre montagne e ai lunghi periodi di siccità, la formazione di fenomeni atmosferici sempre più estremi, ovvero piogge, allagamenti, disastri, alternati a periodi severi di alta pressione. Il clima si è dunque estremizzato: restano da confermare scientificamente i motivi di questo cambiamento ma tutti gli indizi sperimentali ci conducono all’uomo, che attraverso le sue attività aumenta notevolmente la produzione di gas serra e, dunque, il calore trattenuto in atmosfera. E adesso? Quale futuro ci aspetta? Le proiezioni ci dicono che le temperature aumenteranno ancora nel prossimo decennio. Le piogge diminuiranno e sempre più aspesso saranno concentrate in pochi episodi intensi. Si tratta di trovare delle soluzioni per affrontare questo cambiamento”.

Sul tema dell'acqua, fondamentale per l'agricoltura, Valter Giacomelli ha spiegato che "Coldiretti punta molto sulla trasformazione delle cave dismesse in bacini di stoccaggio per gli utilizzi in agricoltura. Siamo pronti a fare la nostra parte, come imprenditori agricoli, ma alla sostenibilità ambientale è importante coniugare quella economica, con la giusta redditualità che onora gli sforzi, gli investimenti e le competenze messe in atto”.

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