Carne bovina: "Ad ogni allevatore deve essere riconosciuto il lavoro svolto"
Un tema di forte preoccupazione è quello della mancanza di animali per il ristallo
Carne bovina: "Ad ogni allevatore deve essere riconosciuto il lavoro svolto".
Il punto sulla carne bovina
Questo quanto è emerso nella consulta bovini da carne di Coldiretti Brescia che si è tenuta mercoledì 3 luglio 2024 nella sede provinciale di Brescia moderata dal vice direttore Mauro Belloli, coordinata da Fabio Rozzini allevatore di vitelloni e Gian Antonio Pavarini con vitelli a carne bianca e con la partecipazione degli allevatori bresciani.
Al centro le analisi e le prospettive dei mercati italiani ed europei dei bovini da carne, andamento e dinamiche dei consumi, prezzo alla stalla e costi di produzione, ricadute della nuova Pac sul comparto.
Cosa è emerso
Come rilevato da ISMEA Mercati, i prezzi alla stalla nell’ultimo anno sono stabili o in leggero aumento (per talune tipologie) - precisa Coldiretti Brescia - ma sono 2 i fattori che preoccupano non poco gli allevatori, perché incidono fortemente sui costi di produzione: i raccolti via via compromessi dal maltempo di queste ultime settimane e la crescente mancanza di animali per il “ristallo”.
“Anche per questo settore - interviene Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia – l’attenzione è tesa ad assicurare che ogni allevatore riceva il giusto riconoscimento per il lavoro svolto. Per una tipologia di produzione che avrebbe anche spazi di crescita, essendo l’Italia autosufficiente per non più del 50%”.
Mancanza di animali per il ristallo
Un tema di forte preoccupazione è quello della mancanza di animali per il ristallo, problema cronico per l’Italia ma che si sta addirittura accentuando:
“Il combinato di dinamiche commerciali e di mercato degli ultimi periodi – precisa il vicedirettore Mauro Belloli - sta portando sempre più gli allevatori, storicamente fornitori dei giovani animali per il ristallo - in primis Francia, ma anche Irlanda, Belgio e Polonia - ad allevare ed ingrassare direttamente gli stessi, oppure a venderli agli acquirenti italiani solo a prezzi ben maggiorati con il conseguente rischio di lavorare e allevare in perdita. Spiace constatare come i vari progetti nazionali degli ultimi decenni, per incentivare la linea vacca-vitello utile ad aumentare la consistenza del ristallo italiano, non abbiano raggiunto gli obiettivi sperati”.
I dati in Italia nel 2023
In Italia nel 2023 – conclude Coldiretti Brescia - si registrano 66.500 allevamenti di bovini da carne, con 2.340.000 capi complessivamente allevati. In Lombardia, Veneto e Piemonte ci sono il 28% delle stalle, che allevano il 54% dei bovini Italiani.