Carmine un quartiere da condiVivere: al via la somministrazione del questionario
Se la sperimentazione darà esito positivo, potrà essere applicata ad altri quartieri della città
Carmine un quartiere da condividere: al via la somministrazione del questionario.
Al via la somministrazione del questionario
Questo il titolo del questionario la quale somministrazione prenderà il via nelle prossime settimane. Lo stesso si rivolge a tutte le cittadine e ai cittadini residenti o domiciliati al Carmine che abbiano compiuto 14 anni: sarà anonimo e la partecipazione sarà su base volontaria. L’azione di ricerca rientra in un ampio progetto sperimentale, che ha mosso i primi passi nel 2023 con la campagna di comunicazione "Carmine, un quartiere da condiVivere”, destinato alla definizione di un modello di gestione, prevenzione e contrasto dei comportamenti impropri legati alla movida, una problematica comune a molte città italiane e particolarmente sentita al Carmine.
La sperimentazione, arrivata dopo una serie di ordinanze, è nata dalla volontà del Comune di Brescia di collaborare proattivamente con gli esercenti, i residenti e gli avventori del quartiere per partecipare attivamente al progetto per la prevenzione e il contrasto degli episodi di disturbo della quiete notturna.
Il questionario, realizzato dal Centro studi Socialis in sinergia con la Cooperativa il Calabrone e il Comune di Brescia, sarà proposto in quattro lingue (italiano, inglese, francese e arabo) vista la multietnicità che connota la zona e servirà a indagare molteplici aspetti.
Come avverrà la consegna del questionario "Carmine un quartiere da condividere"
La consegna avverrà a mano, a partire da martedì 9 aprile, nelle cassette della posta mentre la restituzione sarà possibile, entro martedì 30 aprile 2024, nel box di raccolta presente negli uffici comunali di contrada del Carmine 20 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17) oppure con ritiro a domicilio, garantito da personale dedicato. Le vie coinvolte dalla somministrazione saranno: contrada del Carmine, dall'intersezione con via Marsala fino a via San Faustino, via Elia Capriolo, dall'intersezione con via Marsala fino a via San Faustino, via Paitone, da via Capriolo fino a contrada del Carmine, rua Sovera, da via Capriolo a contrada del Carmine, vicoli Diagonale, dell'Anguilla, Manzone, San Faustino, Borgondio, Urgani, Medici e Tre Archi, piazzetta Forbek, via Federico Odorici, via Nino Bixio, via Fratelli Bandiera, via delle Battaglie, contrada Pozzo dell'Olmo, via Fenarolo, via Porta Pile e via San Faustino.
Il questionario permetterà di descrivere le peculiarità socio-demografiche dei residenti, consentirà di evidenziare le differenti modalità di fruizione del quartiere, in termini di servizi pubblici e privati, e cercherà di misurare la percezione soggettiva dei residenti rispetto al quartiere.
In precedenza il sondaggio è stato sottoposto a un campione di abitanti del Carmine in una fase di pre-test che ha permesso di modificare alcune modalità di risposta, aggiunte nel questionario definitivo, e di testare le tempistiche di compilazione (cinque minuti circa), considerate adeguate a evitare un sovra affaticamento da parte delle compilatrici e dei compilatori.
Le risposte saranno analizzate da ricercatori in forma aggregata, trattate con la massima riservatezza e utilizzate esclusivamente a fini statistici e di ricerca, garantendo sempre l'anonimato.
Accordo di collaborazione tra il comune e gli esercenti
La somministrazione del questionario è stata preceduta, nei mesi scorsi, dalla sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra Comune ed esercenti del quartiere al fine di attivare sinergie virtuose per la messa in campo di azioni innovative per la qualità del divertimento notturno, con l’obiettivo di promuoverne un modello sano e rispettoso della città e dei suoi abitanti, per garantire ai residenti e ai fruitori contesti più sicuri, responsabili ed eco-sostenibili, limitando nel contempo i grandi assembramenti e il rumore all’aperto.
Inoltre, nelle vie di accesso al Carmine, sono stati creati dei varchi di accoglienza dove appositi steward e operatori sociali hanno facilitato l’accesso al quartiere, monitorando i flussi, prevenendo e dissuadendo eventuali comportamenti inappropriati.
La sperimentazione in corso ha il compito primario di effettuare il monitoraggio delle attività previste e la valutazione dei risultati conseguiti, per giungere alla redazione di un “Piano di gestione della Notte”, finalizzato allo sviluppo coerente e conciliato con le necessità sociali del territorio.
Per questo motivo la collaborazione con chi abita, vive e lavora nel quartiere è necessaria, in modo che si possa giungere alla creazione di una soluzione efficace e condivisa in grado di tutelare i residenti, sostenere gli operatori economici, evitare comportamenti incivili e consentire ai bresciani di continuare a frequentare e far vivere il quartiere anche nelle ore serali.
Se la sperimentazione darà esito positivo, potrà essere applicata ad altri quartieri della città.