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"Carità e Croce Rossa", le telecamere Rai alla mostra ospitata a Palazzo Averoldi

A documentare l'esposizione il programma "Paese che vai" diretto da Livio Leonardi

"Carità e Croce Rossa", le telecamere Rai alla mostra ospitata a Palazzo Averoldi
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"Carità e Croce Rossa", le telecamere Rai alla mostra ospitata a Palazzo Averoldi a Brescia. 

Le telecamere Rai alla mostra ospitata a Palazzo Averoldi

“La Carità Bresciana nel soccorso ai feriti che porterà alla nascita ella Croce Rossa”, attira interesse sempre più nazionale. Ieri (venerdì 3 novembre 2023) a Palazzo Averoldi in città, sede della mostra, le telecamere del programma Rai, “Paese che Vai”, diretto da  Livio Leonardi.

A seguito delle Battaglie di Solferino e San Martino, Brescia ospitò 40.000 feriti per 40.000 abitanti, trasformando la città in un ospedale a cielo aperto. Il 24 giugno 1859, si è verificato “un fatto unico nella storia mondiale” ha spiegato Michele Torreggiani, presidente del Museo Nazionale di Storia Patria, con sede a Rezzato. “Ciò che mostriamo è il risultato di una raccolta che occupa una parte del Museo, ha spiegato Gianluigi Valotti, responsabile della sezione Medicina di Guerra della Croce Rossa del Museo. Questi fatti, poco noti in città ma estremamente conosciuti nel Mondo, stanno attirando l’attenzione sul Museo di Rezzato che raccogli questi oggetti. La mostra è un percorso a metà strada tra la bellezza del Saloni Affrescati dal Gambara e dal Moretto e l’orrore di una tra le battaglie più sanguinarie della storia, che ha fatto emergere la Carità Bresciana in momenti di crisi. Un connubio tra pace e guerra, lusso e stenti.
La mostra ripercorre la medicina militare dal periodo antico delle Legioni Romane, per poi proseguire nel periodo buio del Medio Evo, fino alle prime ricerche del Rinascimento e lo “sviluppo”, si fa per dire del seicento e settecento. Clou gli strumenti originali utilizzati a San Martino, che alla sola vista fanno accapponare la pelle.

“L’esposizione è una stretta collaborazione tra Croce Rosse Italiana Sezione di Brescia, Fondazione Casa di Dio, il Governi Francese con Souvenir Francaise, la Fondazione Giuseppe Garibaldi e  il Circolo Numismatico Filatelico di Salo” ha spiegato Marco Facchetti responsabile degli allestimenti del Museo.

Un salto indietro nella storia

Il Percorso espositivo, patrocinato dalla Regione Lombardia, è un passo a ritroso nella storia dove, tra proclami e medaglie, si riscopre che il Barbiere era anche Dentista ed il Macellaio pure Chirurgo. Una sala è dedicata all’attività bresciana di Louis Appià, il medico ginevrino che affianco l'influente uomo d'affari svizzero Henry Dunant nella fondazione della Croce Rossa. Nel 1859 durante la seconda guerra di indipendenza, Appià scese in Italia e visitò gli ospedali militari da campo di Brescia e Desenzano del Garda. Quando nel 1866 scoppiò la terza guerra di indipendenza e a Garibaldi venne affidato il fronte del Trentino, Louis Appia raggiunse con altri quattro medici volontari il campo garibaldino.

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