Carenza di medici: ridimensionata la Pediatria di Iseo

L'Asst Franciacorta che gestisce la struttura nel Sebino ha però risposto al Comitato pro ospedale che non c'è la minima intenzione di chiudere.

Carenza di medici: ridimensionata la Pediatria di Iseo
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Il Comitato Pro ospedale e Legambiente Basso Sebino all’attacco dopo l’esperienza del trasferimento dell’Oncologia e della chiusura del Punto nascite. Il sindaco si è detto tranquillo, mentre Progetto Iseo suggerisce l’assunzione di nuovo personale per non far venir meno il servizio.

Carenza di medici: ridimensionata la Pediatria

Prima l’Oncologia, spostata a Chiari quasi cinque anni fa. Poi il Punto nascite con il reparto Maternità, chiuso dall’inizio della pandemia, nel marzo 2020. Ora a subire una riduzione del servizio è stato il reparto di Pediatria dell’ospedale di Iseo per "carenza di medici". Da che il reparto funzionava h24, si è passati a otto ore al giorno dal lunedì al venerdì, con i disagi conseguenti nelle ore notturne e nei fine settimana.

A lanciare nuovamente l’allarme sono stati il circolo Legambiente Basso Sebino e il Comitato Pro ospedale di Iseo, preoccupati per le sorti del presidio ospedaliero del capoluogo lacustre. «

"Le strutture sanitarie territoriali, che dovevano essere al centro di un robusto potenziamento locale, sono in continua fase di ridimensionamento. Dopo l’incredibile chiusura del Punto nascite di Iseo e la crisi della Rsa Cacciamatta di quest'estate, è in arrivo un'altra doccia fredda: il ridimensionamento del reparto di Pediatria",

hanno evidenziato Dario Balotta e Franco Cangemi di Legambiente.

E' quanto hanno evidenziato Dario Balotta e Franco Cangemi di Legambiente. Da 168 ore settimanali di apertura si passa a 40 ore. Il motivo? Mancano i medici: sono state aperte delle borse di studio per la specializzazione e diversi professionisti hanno presentato le dimissioni.

"Anche sul fronte di quanto previsto dal Pnrr per il potenziamento delle strutture sanitarie nei territori lombardi con l'apertura delle “case della comunità” la Franciacorta e il Sebino sono ferme al palo - hanno concluso Balotta e Cangemi - In tutta la Regione è già stata fatta l'individuazione dei siti idonei per queste strutture e si è già pronti per la progettazione degli interventi. Ancora una volta dobbiamo constatare che i Comuni della nostra zona, anziché pensare alla salute dei lori cittadini, pensano ad eventi spettacolari per trasformare il lago in un circo equestre".

Il Comitato Pro ospedale è molto preoccupato, dopo che la raccolta delle oltre ottomila firme per la riapertura del Punto nascite non ha dato l’esito sperato.

"I servizi, invece, che aumentare, diminuiscono - hanno ribadito Lucia Danesi e Orsolina Ciocchi, referenti del sodalizio - La nostra è una critica all’organizzazione dell’assistenza ai cittadini, spesso in coda al freddo e sotto la pioggia per ore prima di poter accedere al presidio, o che vengono mandati a Chiari per fare il tampone e il prericovero per poi farsi operare a Iseo. Prima è toccato all’Oncologia e all’Ostetricia con il Punto nascite, ora viene ridimensionata la Pediatria. A quale reparto toccherà poi? Vogliamo aspettare che si partorisca in barca o in auto lungo la tangenziale? E in caso di urgenza le famiglie come devono fare con i bambini se la pediatria di notte e nei fine settimana c’è solo a Chiari o a Brescia?".

Il Comitato, che continua a raccogliere richieste, disagi e lamentele dei cittadini di Iseo e dei Comuni limitrofi, serviti dal presidio ospedaliero del lago, hanno sottolineato anche le difficoltà create dalla chiusura dell’hub vaccinale di via Paolo VI. "In fase di prenotazione ci mandano a Sarezzo, Ospitaletto o Rogno per la terza dose - hanno proseguito - Ma chi non ha l’auto come deve fare? Forse sarebbe ancora meglio andare in città a Brescia, così potremmo sfruttare i mezzi pubblici£.

Critica la posizione delle referenti, specialmente nei confronti della politica, che si era impegnata nella raccolta firme per la riapertura del Punto nascite. «La politica è occupata nelle luminarie di Natale al posto di dedicarsi ai disagi dei malati, degli oncologici, delle partorienti e di chi è in difficoltà a prenotare il richiamo del vaccino - hanno concluso la Danesi e la Ciocchi - Ringraziamo i 38 sindaci, la Comunità montana, Provincia e Regione per l’impegno... mancato».

Il sindaco Marco Ghitti ha avuto un confronto telefonico con il direttore generale dell’Asst Franciacorta Mauro Borelli, che ha ridotto l’orario della Pediatria per mancanza di personale medico e infermieristico.

Non c'è una ragione di pensare a uno smantellamento dell’ospedale di Iseo - ha spiegato Ghitti - Soprattutto in questo momento in cui stiamo rincorrendo disperatamente la riapertura delle hub vaccinali e l'apertura degli ospedali di comunità.

Se il sindaco è abbastanza tranquillo sul tema Pediatria, la minoranza di Progetto Iseo lo è meno. «Come per l'Ostetricia e la Ginecologia, non si facciano promesse che non saranno mantenute - ha dichiarato il sodalizio guidato da Pieranna Faita - La Pediatria è un servizio fondamentale per tutte le famiglie che in questi anni hanno sempre trovato competenza, disponibilità e passione da parte di tutto il personale del reparto. Se il problema è la mancanza di medici l'Asst Franciacorta deve programmare bandi per assumere il personale necessario affinché non venga soppresso un altro servizio sul nostro territorio».

L'intervento dell'Asst Franciacorta

"L’Asst Franciacorta non ha alcuna volontà di chiudere il presidio ospedaliero di Iseo e nemmeno di cessarne alcuni servizi, anzi. Stiamo lavorando al potenziamento e stiamo investendo. Certo è che, dove ci sono carenze di medici, possiamo solo prenderne atto e trovare soluzioni provvisorie in attesa di trovarne alcune definitive".

Sono queste le parole del dottor Claudio Gentilini, direttore del dipartimento di Medicina dell’Asst Franciacorta e primario di Cardiologia a Chiari. La problematica, nel caso specifico della Pediatria di Iseo, riguarda la mancanza dei medici.

"Sono state aperte molte borse di studio specialistiche e si sono dimessi 5 dirigenti medici di Pediatria. In questo momento, dunque, possiamo contare sulla presenza di sole due unità che stanno facendo il possibile per garantire la loro presenza. La carenza del personale pediatrico è effettiva e non riguarda solo noi. Reperirne di nuovo appare quasi impossibile. La problematica della carenza di medici, in tutti i settori, non può più essere sottovalutata. Abbiamo dovuto dunque rinunciare al servizio continuo, perché non riusciamo a coprirlo e non per nostra volontà di farlo morire. Siamo stati costretti a portare avanti solo il discorso ambulatoriale, con orari “di ufficio” e ci rendiamo conto che nel fine settimana e la sera il Pronto soccorso di Chiari è distante per chi vive sul lago. L'unica cosa che possiamo garantire è che una volta arrivati da noi i pazienti avranno le migliori cure. E’ nostro obiettivo e obbligo mantenere un alto livello di preparazione e di assistenza".

Dall’Asst Franciacorta, inoltre, hanno voluto specificare che i ragionamenti sul presidio situato nel capoluogo del Sebino sono del tutto aperti, e in positivo.

"C’è una equipe chirurgica pronta ad agire in ogni tipo di ambito. Abbiamo aggiunto ben 18 posti in reparto. E’ un incremento notevole e dimostra la nostra volontà di preservare e far crescere la struttura. Stiamo facendo anche ragionamenti economici e non mancheranno gli investimenti. Certo è che, come nell’ambito della Pediatria, servono i medici, ma non ci facciamo scoraggiare. Di certo non vogliamo chiudere Iseo, anzi. Si cerca di suddividere le cose al meglio sui presidi a nostra disposizione".

Intanto, nonostante l'aumento dei casi Covid, non è in affanno l'ospedale di Chiari.

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