Braone e Niardo: riconosciuta l'eccezionalità delle piogge alluvionali
Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore al Bilancio e Finanze, il bresciano Davide Caparini.
Pesanti ripercussioni sui territori di Braone e Niardo a seguito dell'alluvione verificatesi a fine luglio.
Braone e Niardo, le parole di Rolfi
"L'esondazione del torrente Re ha avuto pesanti ripercussioni anche per il settore primario. Le superfici aziendali più prossime all'alveo sono state ricoperte da una coltre di fango e altro materiale per più di 50 centimetri. Tali superfici erano investite principalmente a prato, prato-pascolo, ma anche a mais ortive e colture arboree con impianti irrigui a goccia. Il ripristino di tali superfici comporta spese per l'asportazione e bonifica di tutto il materiale depositato, la rimessa a coltura delle superfici coinvolte e il ripristino delle piantumazioni con annessi impianti di irrigazione inevitabilmente dovrà prevedere più anni per il ritorno alla piena produttività".
Lo ha comunicato l'assessore regionale all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, il bresciano Fabio Rolfi.
Un primo passaggio importante
"Il ministero delle Politiche agricole ha riconosciuto nei giorni scorsi l'eccezionalità delle piogge alluvionali di questa estate a Braone e Niardo in Valcamonica. Eventi atmosferici che hanno causato al settore agricolo 1,4 milioni di euro di danni. È un primo importante passaggio, ora lavoreremo affinché i ristori nazionali siano rapidi e consistenti". Regione si è mossa velocemente - ha aggiunto Rolfi - per raccogliere le schede dei danni e avviare le procedure di riconoscimento dello stato di calamità. Sono stato personalmente a visitare alcuni allevamenti colpiti dall'alluvione. Gli allevatori camuni si sono rimessi in moto con uno spirito straordinario e con una grande forza e dignità".
La soddisfazione di Caparini
Soddisfazione è stata espressa anche dall'assessore al Bilancio e Finanze, il bresciano Davide Caparini che fin dai primi momenti ha seguito con particolare attenzione e in prima persona la vicenda:
"Il nostro impegno - ha spiegato l'assessore - è stato tempestivo, con azioni che hanno prodotto e continuano a produrre effetti importanti. Questi territori sanno di poter contare su Regione Lombardia e anche le notizie che giungono oggi da Roma confermano come il nostro impegno sia basato su interventi concreti".
I danni
I danni al patrimonio zootecnico riguardano perdite di foraggio e di scorte e danni alle strutture. In alcune aziende si sono registrati importanti danni alle strutture di allevamento. Il materiale franoso ha impattato e si è insinuato nelle stalle ricoveri, abitazioni, danneggiando le murature perimetrali, i serramenti le sale e le apparecchiature di mungitura, nastri trasportatori, celle frigorifere, l'impiantistica elettrica e termoidraulica. L'entità economica del danno, basandosi sulle stime contenute nelle segnalazioni, ammonta, per quanto concerne le fattispecie non assicurabili in forma agevolata (ripristino suoli nella loro coltivabilità, impianti arborei e di irrigazione, strutture produttive e abitative aziendali, scorte e macchinari) a complessivi 1.401.065 euro.