Beni mobili e immobili confiscati: stipulato il protocollo d'intesa per la loro gestione
Da parte dell'Autorità giudiziaria di Brescia con la Direzione Regionale dell’Agenzia del demanio, la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza lombarda
Beni mobili e immobili confiscati: stipulato il protocollo d'intesa per la loro gestione.
Beni mobili e immobili confiscati
La stipula è avvenuta ieri (martedì 11 luglio 2023) da parte dell'Autorità giudiziaria di Brescia con la Direzione Regionale dell’Agenzia del demanio, la Direzione Provinciale dell’Agenzia delle entrate e la Guardia di Finanza lombarda.
Finalità
Il fine è la standardizzazione di talune procedure finalizzate alla valorizzazione economica dei beni oggetto di confisca definitiva, nelle ipotesi in cui l’articolo 86 disp. att. c.p.p. prevede, in via alternativa, la possibilità per il giudice di disporne la vendita, una specifica destinazione ovvero la distruzione. Si tratta degli averi confiscati definitivamente, nella forma diretta o per equivalente, per reati diversi da quelli di cui all’articolo 51, comma 3-bis, c.p.p., cioè dei beni la cui amministrazione e destinazione non è rimessa alla disciplina del D.Lgs. n. 159/2011 (il cd. “Codice antimafia”).
Più in particolare, l’intesa ha l’obiettivo di individuare una serie di prassi virtuose, distinte per tipologia di bene confiscato, che, a regime, consentiranno di garantire, da un lato, la migliore valorizzazione economica dei beni in caso di alienazione e, dall’altro, la riduzione degli oneri connessi alla loro custodia, conservazione e mantenimento nell’ipotesi in cui non risulti possibile procedere alla vendita ovvero ad una loro proficua destinazione od utilizzazione per finalità pubbliche. Al di là, poi, delle procedure cristallizzate nel protocollo, è stata prevista anche la periodica convocazione di un tavolo tecnico - cui partecipano i rappresentanti delle istituzioni coinvolte - nel quale analizzare gli esiti delle prassi adottate al fine di individuare possibili miglioramenti.
Contrasto alla criminalità organizzata
L’iniziativa - sottoscritta, tra gli altri, dal Presidente della Corte d’Appello di Brescia, dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Brescia, dal Presidente del Tribunale di Bresca e dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brescia - si inserisce, a pieno titolo, nell’alveo della cd. “Riforma Cartabia”, a seguito della quale è stato modificato anche il citato articolo 86 disp. att. c.p.p.. Al riguardo, l’obiettivo che si è posto il Legislatore, prima con la legge delega n. 134 del 27 settembre 2021 e, poi, con il decreto legislativo di attuazione n. 150 del 10 ottobre 2022, è quello di assicurare una gestione quanto più efficiente dei beni oggetto di confisca definitiva, in modo da assicurare benefici sia per l’Erario che per la collettività. L’iniziativa in argomento consolida ulteriormente le azioni di contrasto alla criminalità economica adottate dall’Autorità giudiziaria bresciana, nell’ottica - sempre più attuale e in linea con i più recenti orientamenti legislativi - di volgere a concreto beneficio della collettività gli sforzi compiuti sul piano investigativo per individuare, aggredire ed escludere dai circuiti legali ogni forma di ricchezza illecita.