Approvato il nuovo Piano Cave della Provincia di Brescia
Ora la parola spetta al consiglio regionale.
Approvato dalla Giunta di Regione Lombardia il nuovo Piano cave della provincia di Brescia per i settori sabbia, ghiaia e argilla.
Il Piano più importante dopo quello della città Metropolitana di Milano
Il tutto a partire dalla proposta dell'assessore all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo. Il Testo verrà ora trasmesso al Consiglio regionale per l'approvazione definitiva. Dal punto di vista della dimensione, quella deliberato oggi (lunedì 24 ottobre 2022) è il Piano più importante della Lombardia insieme a quello della città Metropolitana di Milano.
"Territorio tutelato"
"Abbiamo voluto tutelare l'ambiente e il territorio - ha spiegato Cattaneo - in una logica di sviluppo sostenibile dell'attività estrattiva. Rispetto alla precedente pianificazione si ha una riduzione degli ambiti estrattivi che passano da 54 a 39. Nel corso dell'istruttoria della Giunta - ha continuato l'assessore - sono state rafforzate le misure di tutela ambientale e implementate le prescrizioni, così come le opere di mitigazione, di compensazione e il loro monitoraggio. Questo con particolare riferimento alla Rete ecologica regionale, alla tutela delle acque sotterranee, alle emissioni di polveri e rumore, alla tutela dei contesti agricoli e del paesaggio".
Il nuovo Piano cave
Il Piano individua un fabbisogno di sabbia-ghiaia di 42.919.000 metri cubi da soddisfare in 39 ambiti estrattivi a fronte dei 54 previsti dal Piano cave 2005, che prevedeva un fabbisogno di 70.280.000 metri cubi. Non è stato pianificato alcun ambito di argilla poiché è stata riscontrata la mancanza d'interesse per crisi del settore.
Accolti osservazioni, indicazioni e pareri
"Abbiamo avviato l'istruttoria del nuovo Piano - ha proseguito Cattaneo - sulla base delle osservazioni che ci sono pervenute. Abbiamo svolto sopralluoghi sul territorio, incontri con i Comuni interessati e con gli operatori; individuato soluzioni condivise anche con la Provincia, che hanno permesso di migliorare il Piano. In questo modo sono state apportate alcune modifiche e migliorie alla proposta, in stretta collaborazione con il territorio al fine di mantenere il corretto equilibrio tra le esigenze produttive del settore e le tutele ambientali e del territorio. Abbiamo inoltre recepito le indicazioni e le condizioni contenute nel parere del Comitato cave e nel Parere Motivato finale".
Il precedente piano
L'ultimo Piano cave era stato nel novembre del 2004, pubblicato sul Burl a gennaio 2005, e ha perso definitivamente efficacia il 25 gennaio del 2018. La nuova pianificazione avrà durata decennale dalla data di pubblicazione sul BURL.
"L'attività estrattiva oggi - ha concluso l'assessore - agisce nel rispetto dell'ambiente e guarda all'economia circolare, come fanno i più avanzati comparti industriali. Ora attendiamo con fiducia l'esame del Consiglio regionale, che spero vorrà approvarlo prima della fine della legislatura".
In questa tabella è riportato l'elenco degli ATE con i volumi di produzione escavatili nel decennio di efficacia della nuova pianificazione e le riserve dei giacimenti