Regione Lombardia

Approvata la risoluzione sulla mobilità ciclistica, le parole del bresciano Francesco Ghiroldi

"Maggiore sostegno a Comuni e visione integrata del mondo ciclistico, anche in montagna.".

Approvata la risoluzione sulla mobilità ciclistica, le parole del bresciano Francesco Ghiroldi
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“Questa risoluzione sottolinea con maggiore necessità e riconoscenza la figura di Regione Lombardia come ente di supporto alle scelte dei Comuni e delle Province in materia di mobilità ciclistica. Troppo spesso, infatti, si assiste alla scarsa capacità di alcuni Comuni nel progettare con criterio le arterie ciclabili, che spesso disegnate di fretta generano insicurezza e aumentano il traffico”.

Il suo intervento

 

Interviene così Francesco Ghiroldi Consigliere regionale della Lega in merito alla risoluzione in sostegno alla mobilità dolce approvata oggi dall’aula del Consiglio regionale.

 

“Il testo rafforza la sussidiarietà e coinvolge tutti gli attori nell’aggiornamento di una nuova mobilità, pulita, comoda e soprattutto sicura, con particolare attenzione alla formazione e alla sicurezza stradale. Infatti – continua Ghiroldi – il lungo lavoro di monitoraggio posto in essere insieme a Trenord ha portato alla fattiva collaborazione per integrare la mobilità dolce con una mobilità su ferro efficiente e cadenzata”.

 

“Tra i principali punti nella risoluzione sono previsti: momenti di confronto periodici tra l’Assessorato ai trasporti con Anci Lombardia, gli enti gestori del Trasporto Pubblico Locale e i rappresentanti delle associazioni di categoria; la disponibilità della Regione nell’offrire la competenza a supporto degli enti locali nella fase di progettazione delle reti ciclabili; la realizzazione delle stesse attraverso la destinazione di adeguate risorse finanziarie come già avvenuto nel Piano Fontana; la realizzazione, ammodernamento e pubblicizzazione degli itinerari cicloturistici in tutta la Lombardia, anche attraverso la collaborazione con i Gruppi di Azione Locale (GAL). La Lombardia ha scenari paesaggistici unici, che spesso, proprio per l’asperità del territorio montano, sono difficili da visitare. Proprio in montagna è nato un turismo apposito, che ora si può definire di nicchia ma che ha l’opportunità, se implementato, di fare rivivere territori spesso sconosciuti. Va quindi riconosciuto a Regione Lombardia, e a tutti i coloro che hanno preso parte ai lavori in Commissione, il grande sforzo per assicurare una visione organica del mondo ciclistico, integrato con le altre mobilità” conclude Ghiroldi.

 

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