Apertura delle attività didattiche della sede di Desenzano dell'Università degli Studi di Brescia
Si è tenuta nella sala Gino Benedetti del castello di Desenzano la cerimonia con gli studenti del corso di studio in Infermieristica.
Il Rettore dell’Università degli Studi di Brescia ha aperto stamattina (mercoledì 23 marzo) nella Sala Gino Benedetti del Castello di Desenzano le attività didattiche del corso di studio in Infermieristica con sede presso la Asst del Garda.
Introduzione
Dopo i saluti istituzionali del Vicesindaco di Desenzano del Garda Cristina Degasperi Desenzano del Garda, del Direttore Generale di ASST Garda Mario Alparone e del Direttore Generale ATS Brescia Claudio Vito Sileo, sono intervenuti, nella Sala Gino Benedetti del Castello di Desenzano, il Rettore per il discorso inaugurale, gli studenti Marta Tagliani e Giulia Spillare e il Prof. Giuseppe Romanelli, Ordinario di Medicina Interna, per la prolusione “La valutazione e la gestione della fragilità nel paziente anziano”.
"Per la prima volta – sottolinea il Rettore Prof. Maurizio Tira – l’Università apre ufficialmente le attività didattiche anche nella sede di Desenzano. È il segnale della volontà dell’Ateneo di ribadire la volontà di essere presente con continuità nella sede di Desenzano, forte della collaborazione con ASST del Garda e ATS Brescia per la formazione delle professioni infermieristiche. Con questo evento vogliamo inoltre sottolineare il senso di appartenenza alla stessa comunità universitaria».
Le parole di Alparone
«Credo molto nel rapporto con l’Università sia in campo clinico sia in quello assistenziale – dichiara il Direttore Generale di ASST Garda Mario Alparone –. Oggi abbiamo la possibilità di inaugurare l’anno accademico con la presenza in loco del Magnifico Rettore che ringrazio a riprova della vicinanza delle due istituzioni. Nell’ impostazione dei percorsi di formazione dobbiamo sempre di più confrontarci con una dimensione della presa in carico del paziente che si concretizza nella progettazione e realizzazione di percorsi clinico assistenziali con approcci orientati alla interdisciplinarità e che superino la visione, seppure importante, delle singole competenze. A questo saranno chiamati i professionisti che, oltre alla tradizionale collocazione, avranno la possibilità di assumere ruoli nuovi, come quello dell'Infermiere di famiglia, in grado di dare risposte alla sempre crescente complessità dei bisogni assistenziali sul territorio».
Claudio Vito Sileo
«Le professioni sanitarie sono di fronte ad una grande sfida per i nuovi scenari che si stanno delineando nel sistema sanitario e sociosanitario – osserva il Direttore Generale ATS Brescia Claudio Vito Sileo –. In particolare, in Regione Lombardia la recente nuova legge di riforma, unitamente alle opportunità del PNRR, consentiranno un contributo più intenso e qualificato da parte dei professionisti sanitari, ed in particolare degli infermieri. Il nuovo sistema che si andrà a realizzare avrà bisogno di “nuovi” professionisti, sia in numero più adeguato e certamente superiore ai numeri attuali sia in maggiore qualificazione rispetto ai bisogni emergenti. In questo senso la stretta sinergia tra Università e Aziende del sistema sanitario e sociosanitario è assolutamente cruciale».