Amabile Consolandi ha spento 102 candeline
Il compleanno è stato celebrato martedì all’Istituto Pietro Cadeo insieme ai figli, al presidente Massafra e allo staff
Grandi emozioni all’Istituto Pietro Cadeo di Chiari, martedì 5 settembre si è celebrato il 102esimo compleanno di Amabile Consolandi.
Amabile Consolandi ha spento 102 candeline
Si sono riuniti per spegnere le candeline il personale dell'Istituto, il presidente Giovanni Massafra e i figli Pietro e Gianbattista. Un’importante occasione per celebrare la lunga e indimenticabile vita di una donna del ventesimo secolo che ha attraversato i più importanti momenti della storia italiana recente.
La decana è nata nel 1921 in una famiglia contadina della provincia di Brescia, ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza tra il lavoro nei campi e i mestieri casalinghi. Figlia maggiore di otto fratelli, è sempre stata considerata come un "faro sempre acceso, onnipresente nella vita di tutti sia per i momenti di gioia che di dolore", ha spiegato il figlio maggiore, Pietro Bergomi.
Intorno al 1938 i genitori decise di trasferirsi insieme ai figli in Libia alla ricerca di benessere e ricchezza. La famiglia Consolandi ha trascorso circa due anni nella cosiddetta "scatola di sabbia", ma senza prospettive future è tornata definitivamente nella bassa bresciana. Il periodo in Libia è stato definito dal figlio come uno dei più bei momenti della vita della madre, un periodo che l’ha profondamente segnata e verso il quale ha sempre provato una profonda nostalgia.
Durante la guerra, insieme alla maggior parte delle donne italiane, ha lavorato come operaia nelle fabbriche e si occupava del mantenimento della numerosa famiglia.
Inoltre, il 2 giugno del 1946, con grande orgoglio, si è recata alle urne insieme a tutti i cittadini per il referendum costituzionale. Un momento storico per il nostro Paese e per Amabile, un’esperienza che ha sempre ricordato con grande "entusiasmo ed orgoglio", ha affermato il figlio Pietro. Amabile si è sposata nel 1949 continua a vivere nella provincia di Brescia. Durante gli anni del boom economico, negli anni '60, si è trasferita prima a Lumezzane e poi a Chiari e ha viaggiato come pendolare fino a Milano per lavorare come donna delle pulizie. Nel corso degli anni ‘70, a causa di problemi di salute, ha smesso di lavorare e ha continuato a vivere nei dintorni. La vita di Amabile Consolandi è la perfetta testimonianza della donna del 900, dotata di un carattere forte e intrepido che le ha permesso di affrontare i tanti dolori e le tante battaglie della vita fino a raggiungere il 102esimo compleanno a fianco della famiglia.