Allarme siccità, Coldiretti: "Una corsa contro il tempo per salvare il salvabile"
"La situazione è drammatica a causa dell’estrema siccità.".

Con il crollo delle riserve di acqua a causa della siccità e le alte temperature, nelle campagne bresciane gli agricoltori hanno iniziato a trinciare il mais in anticipo di circa un mese.
Situazione destinata a peggiorare
È quanto afferma la Coldiretti Brescia in riferimento alla nuova grande ondata di caldo in arrivo sulla regione con picchi vicini ai 40 gradi, che andrà ad aggravare la situazione di emergenza nelle campagne. In diverse aree della provincia – precisa Coldiretti Brescia – sono entrate in azione le trinciatrici per tagliare il mais da foraggio, sebbene le piante non siano ancora mature. Una scelta obbligata per gli agricoltori per evitare di vedere seccare tutto in campo e perdere così completamente la produzione:
“Domani iniziamo a raccogliere il mais– testimonia Laura Marchesini imprenditrice suinicola di Bedizzole – la situazione è drammatica a causa dell’estrema siccità e piuttosto che perdere tutto abbiamo deciso di vendere il trinciato per coprire almeno i costi di semina. Tutta la granella necessaria per l’alimentazione dei suini dovremo acquistarla e con i costi del mais alle stelle siamo in enorme difficoltà”.
Criticità
È una corsa contro il tempo per cercare di salvare il salvabile – prosegue Coldiretti Brescia – anche se nelle campagne già oggi si stimano perdite per i foraggi si avvicinano ormai al 50%, così come il calo stimato per le rese nei raccolti di mais. Nelle stalle le mucche stanno producendo fino al 20% in meno di latte, ma siccità e caldo minacciano anche le mandrie che risalgono verso i pascoli di montagna in cerca di erba e temperature più fresche – continua Coldiretti – con la mancanza di piogge che rischia di seccare i prati e abbassare le falde. Serve responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare – conclude Coldiretti – con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore anche combattendo le pratiche sleali nel rispetto della legge che vieta di acquistare il cibo sotto i costi di produzione. Sono inoltre necessarie risorse per sostenere il settore in un momento in cui si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e incertezza che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.