Alla ricerca degli avieri in occasione del trentesimo di fondazione
La sezione di Chiari ha lanciato un appello
di Federica Gisonna
Luis Sepulveda diceva «Vola solo chi osa farlo» e per parlare di loro, gli avieri che lo hanno fatto davvero, non potrebbe esserci frase migliore.
Alla ricerca degli avieri in occasione del trentesimo di fondazione
Infatti, tra i primi a spiegare le ali ci furono anche dei clarensi come Guido Rocco, il conte Franco Mazzotti, Gianni Pagani, Paolo Fogliata, Angelo Ambrosioni, Ugo Pagani, e Adriano Martelengo, solo per citarne alcuni.
Correva l’anno 1992 e a Chiari nasceva la sezione dell’associazione dell’Arma Aeronautica «Capitano pilota Conte Franco Mazzotti Biancinelli». Dunque, a brevissimo, il sodalizio spegnerà 30 candeline. L’obiettivo? Rimpolparsi. Il sodalizio guidato dal presidente Amedeo Festa, in occasione del 30esimo anniversario della fondazione che cade appunto nel 2022, vuole infatti promuovere delle iniziative atte a far conoscere ancora meglio il gruppo stesso e «per consolidare lo spirito di corpo che circonda tutti quelli che a qualsiasi titolo e grado sono stati e sono tuttora figli della grande arma azzurra che è l’aeronautica militare», come ha spiegato il Direttivo.
Tutte le iniziative, del quale è in corso la creazione del calendario, saranno messe in atto con il supporto di Enti pubblici e privati, ma anche con le associazioni e le sezioni d’Arma che sono sempre molto attive sul territorio.
«Colgo l’occasione per lanciare un appello a tutti coloro che hanno prestato servizio nell’Aeronautica Militare affinché diventino soci effettivi - ha ribadito il presidente - Vorrei che fossero partecipi alle iniziative che la la sezione proporrà nell’arco dell’anno. L’iscrizione è aperta a tutti i soci ad homorem (onorari), effettivi e aggregati, ma c’è spazio anche per tutti i simpatizzanti. La nostra sede, in via Isidoro Clario 34, è aperta tutti le domeniche dalle 9 alle 11. Potete passare anche solo a chiedere informazioni o a fare due chiacchiere, vi aspettiamo a braccia aperte».
Per ulteriori informazioni è anche possibile contattare il presidente direttamente al numero di telefono 339.7822349.
La storia
La storia degli avieri di Chiari è racchiusa nel libro «Perché nessuna ombra sfiori la nostra terra», a cura di Mino Facchetti ed edito dalla Clarense Edizioni in occasione dei 20 anni dell’associazione dell’Arma Aeronautica di Chiari (nel 2012). Dopo l’introduzione del sindaco Sandro Mazzatorta e dell’assessore ai rapporti con le associazioni d’Arma Roberto Campodonico (era infatti gli anni del secondo mandato Mazzatorta) seguono alcuni saluti tra cui quelli del presidente Festa e, poi, vengono narrate le tappe principali della vita del sodalizio clarense e nazionale, la cui protettrice è la Madonna di Loreto.
Tutto ebbe inizio il 10 gennaio del 1991 quando riunirono 114 avieri in congedo che Pietro Zotti (già assessore e consigliere) aveva personalmente contattato per dare vita all’associazione. Così si costituì il comitato promotore e il 20 giugno del 1993 venne inaugurata ufficialmente la sede che ancora oggi è rimasta invariata. Gli avieri di Chiari hanno sempre agito ispirati dall’orgoglio di appartenere ad un gruppo di uomini coraggiosi.
«Quando il 6 prile del 2003 l’assemblea dei soci mi ha chiesto di succedere al compianto cavaliere Zotti nella presidenza del gruppo cittadino ero cosciente dell’impegno che mi attendeva, così come mi sentivo profondamente orgoglioso e grato per la stima che mi veniva attribuita», aveva scritto ai tempi Festa, tutt’ora in carica. «Un cambio nel segno della continuità», era stato specificato in quanto Festa, già vicepresidente di Zotti, aveva preso parte alla stagione della fondazione della sezione, della benedizione del labaro, della realizzazione del monumento e della festa in Villa Mazzotti in occasione dei 10 anni di fondazione.
«Nel suo discorso conclusivo, Zotti proponeva che le associazioni d’Arma locali si attivassero per il futuro, non solo per organizzare attività strettamente legate alla vita associativa, quali commemorazioni, convegni e cene sociali, ma anche per creare una concreta collaborazione ad associazioni di volontariato a carattere assistenziale che avvessero come scopo il sostegno e l’aiuto delle persone bisognose», aveva raccontato Festa e, oggi, a distanza di 30 anni l’obiettivo è stato sicuramente centrato.