Montichiari

Alla FAZI è nato il "Casoncello delle Sorelle" per BgBs2023

La Capitale della Cultura ispira un nuovo piatto preparato dalle cuoche contadine di Terranostra Coldiretti Brescia e Bergamo

Alla FAZI è nato il "Casoncello delle Sorelle" per BgBs2023
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Farina di mais rostrato, patate di Rovetta lessate, scarola di Bergamo e Bagoss di Bagolino: nasce così il “Casoncello delle Sorelle” che unisce le tradizioni bresciane a quelle bergamasche.

Con Coldiretti arriva inn tavola il "Casoncello delle Sorelle"

Farina di mais rostrato, patate di Rovetta lessate, scarola di Bergamo e Bagoss di Bagolino: nasce così il “Casoncello delle Sorelle” che unisce le tradizioni bresciane a quelle bergamasche. Lo hanno realizzato le cuoche contadine di Terranostra Coldiretti Brescia e Bergamo in occasione della 95° edizione della FAZI di Montichiari per celebrare il riconoscimento di Capitale della cultura alle due città lombarde.

“Abbiamo deciso di realizzare questo piatto per raccontare, anche attraverso la scelta del nome, l’unione tra due province che quest’anno rappresentano la Capitale della cultura – racconta Tiziana Porteri cuoca contadina e presidente di Terranostra Brescia - un prodotto tipico bresciano e bergamasco però rivisitato secondo tradizioni enogastronomiche locali utilizzando prodotti del territorio”.

Il piatto, nel dettaglio

Si tratta di un piatto vegetariano – spiega Coldiretti Brescia – cucinato come una volta che aggiunge però elementi tipici come la farina di mais rostrato per la pasta e le patate di Rovetta per il ripieno, serviti con una crema di Bagoss di Bagolino e di scarola di Bergamo. “Abbiamo scelto la fiera di Montichiari per presentare il piatto - precisa Eleonora Masseretti cuoca contadina e presidente di Terranostra Bergamo e Lombardia - perché crediamo rappresenti un centro strategico a livello agricolo e zootecnico non solo a livello nazionale ma anche internazionale, un polo che racchiude il cuore della nostra cultura agricola”. Bergamo e Brescia sono capitali anche della cultura enogastronomica – conclude Coldiretti Brescia - come dimostrano i numeri sulle produzioni di qualità: sono 136 infatti le denominazioni di qualità totali suddivise tra 87 PAT (prodotti agricoli tradizionali) di cui 41 a Bergamo e 46 a Brescia, 32 DOP e IGP 15 a Bergamo e 17 a Brescia e 17 DOC, DOCG e IGT di cui 5 a Bergamo e 12 in provincia di Brescia.

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