Al via la vendemmia: si parte da Gussago
Vimercati: “Una prima previsione, basata sull’osservazione e sulle sensazioni, ci riferisce di una produzione in linea con quella del passato, nel pieno rispetto del disciplinare di produzione del Franciacorta"
Al via la vendemmia: si parte da Gussago.
Al via la vendemmia con partenza da Gussago
Con qualche giorno di ritardo sulla canonica tabella di marcia, ha preso avvio la vendemmia in Franciacorta dal primo vigneto venuto pronto, ovvero quello del Castello di Gussago La Santissima della società agricola dei soci di Confagricoltura Brescia Gozio.
L’annata 2023 è stata del tutto particolare, con una primavera piuttosto siccitosa e calda e un avvio dell’estate con grandi piogge, intervallate anche a grandine, per finire con gli ultimi giorni molto soleggiati e freschi, che hanno rallentato un po’ la maturazione. Per questo la gran parte delle aziende agricole franciacortine inizieranno la raccolta nei giorni immediatamente successivi a ferragosto. A Gussago e limitrofi il clima è stato un po’ più favorevole, permettendo di partire con qualche giorno di anticipo.
“Una prima previsione, basata sull’osservazione e sulle sensazioni, ci riferisce di una produzione in linea con quella del passato, nel pieno rispetto del disciplinare di produzione del Franciacorta – afferma il vicepresidente di Confagricoltura Brescia Gianluigi Vimercati, viticoltore in Franciacorta -, ma finché l’uva non sarà tutta in cantina è davvero azzardato fare previsioni. Quest'anno il meteo è stato molto imprevedibile, abbiamo rischiato molto ma è andata comunque bene. Per questo è ancora più difficile fare delle stime, perché ogni territorio ha una storia a sé: quel che importa è che a una buona quantità si abbina una grande qualità, grazie soprattutto a una grande attenzione agronomica in campo”.
Il lavoro sul campo
A illustrare come si è lavorato in campo, per ottenere buoni risultati nonostante il meteo non proprio favorevole, è Sabrina Gozio, titolare dell’azienda agricola Castello di Gussago:
“Per compensare le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare quest’anno siamo stati sempre molto attenti, abbiamo continuato a mantenere alto il monitoraggio e siamo sempre intervenuti tempestivamente. A un giorno di pioggia è sempre seguito un intervento adeguato e questa grande attenzione ha premiato: non si deve mai abbassare la guardia. Tutto questo ha fatto sì che la sanità sia risultata ottima. Le temperature più fresche e il clima degli ultimi giorni ci hanno garantito la creazione di una perfetta acidità e un ph nella media, di conseguenza abbiamo una grande qualità e una più che buona quantità di uva rispetto a quanto eravamo abituati in passato”.
Un buon carico di uva e un’altrettanto buona acidità fanno ben sperare in una qualità molto alta, soprattutto dal punto di vista della sanità delle uve.
Le immagini