Capriolo - Rovato

Ai Campionati di astronomia brilla la stella di Ludovica che gareggerà alle Olimpiadi

La 15enne di Capriolo frequenta il liceo Gigli ed è un asso anche nella matematica

Ai Campionati di astronomia brilla la stella di Ludovica che gareggerà alle Olimpiadi
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La data delle Olimpiadi internazionali di astronomia non è ancora stata annunciata a causa delle incognite legate all’attuale situazione geopolitica (tra i Paesi partecipanti c’è anche la Russia). Ma c’è una certezza: fra i cinque azzurri partecipanti, selezionati tra i vincitori dei Campionati nazionali, brilla la stella (è proprio il caso di dirlo) di Ludovica Rial Corsini, studentessa capriolese che frequenta la prima AB del liceo delle scienze applicate all’istituto Gigli di Rovato.

Ai Campionati di astronomia brilla la stella di Ludovica che gareggerà alle Olimpiadi

La 15enne, che ha trionfato nella sua categoria (Junior 2), è l’unica ragazza nella squadra che rappresenterà l’Italia insieme a Gabriele Lambertini (Budrio, Bologna), Nicola Bortoluzzi (Belluno), Raffaello Pio Marino (Reggio Calabria) e Andrea Cusimano (Roma).

Una prestazione eccezionale, la sua, che ha riempito d’orgoglio l’intera comunità scolastica del Gigli:

Le nostre più vive congratulazioni a Ludovica per essersi aggiudicata la XXII edizione dei Campionati nazionali di astronomia, tenutasi a Reggio Calabria. In attesa dei Campionati internazionali, ti diciamo: "Ludovica sei una bomba!".

Parole semplici che condensano la gioia dell’istituto rovatese, che peraltro ha portato alle finali altri due studenti, ossia Francesco Carpineta della terza AB, che ha ricevuto il premio di miglior bresciano plurifinalista, e Simone Vezzini della seconda D, entrambi in gara nella categoria Senior. «Il risultato raggiunto dai nostri alunni è di notevole valore in quanto, a livello nazionale, su 395 scuole italiane partecipanti, solo 4 istituti hanno qualificato tre o quattro finalisti», aveva evidenziato il dirigente scolastico Emanuele D’Adamo nella circolare con cui aveva annunciato l’ammissione di Ludovica, Francesco e Simone alle finali nazionali che si sono svolte dal 16 al 18 aprile a Reggio Calabria.

L'impresa

L’impresa compiuta dalla 15enne capriolese è ancora più eccezionale se si considera che gli iscritti alla XXII edizione sono stati 12.427, di cui 3.055 nella sua categoria (Junior 2). La selezione è stata ardua (per non dire spietata): in una prima fase sono passati 1.136 studenti, che si sono fronteggiati nella Gara interregionale di Milano che ha decretato i 90 finalisti.
La Giuria era composta da esponenti autorevoli della comunità scientifica italiana: Maria Pia Di Mauro dell’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf) di Roma, Silvia Galleti (Inaf di Bologna), Giulia Iafrate (Inaf di Trieste), Paolo Romano (Inaf Catania), Daniele Spiga (Inaf Brera), Gaetano Valentini (Osservatorio astronomico d’Abruzzo) e Pierluigi Veltri dell’Università di Calabria. Sono stati assegnati 18 diplomi di merito, mentre ai 18 vincitori è stata assegnata la medaglia Margherita Hack.

Ma come si arriva così in alto? Lo abbiamo chiesto a Ombretta, la mamma di Ludovica, che ci ha rivelato che la figlia si è mostrata appassionata di materie scientifiche fin da piccola. «Ha sempre avuto questa propensione, in seconda media era stata ammessa alle finali Kangourou (competizione di matematica, ndr). Però prima d’ora forse non aveva avuto davvero occasione di esprimere tutte le sue potenzialità», ha spiegato.

Al Gigli, invece, la 15enne ha trovato un ambiente stimolante grazie anche al professor Carlo Carpineta, che ha preparato gli studenti ai Campionati. Ludovica peraltro ha superato anche le semifinali dei Campionati internazionali di giochi matematici che si sono disputate al Liceo Leonardo di Brescia ed è stata ammessa alla finale di Milano. «Io penso e spero che il suo esempio possa rappresentare un simbolo per le sue coetanee», ha auspicato la madre. Un modo per spazzare via i pregiudizi che purtroppo tuttora influiscono sul gender Gap nelle materie Stem. Le ragazze spesso sono frenate da stereotipi culturali che le scoraggiano dal perseguire carriere scientifiche o, peggio ancora, si ritrovano a essere facile bersaglio di discriminazioni o pregiudizi che limitano le loro opportunità di sviluppo. Secondo il Global Gender Gap Report 2022 condotto su 146 Stati, in Italia, in ambito Stem, le donne risultano sottorappresentate. In particolare, il nostro Paese si piazza al 63esimo posto, una posizione che peggiora, scendendo a 110, se si considerano la partecipazione economica e le opportunità delle donne.

In tal senso, i dati legati alla XXIIesima edizione dei Campionati di astronomia sono abbastanza incoraggianti: il divario tra ragazzi e ragazze c’è, ma non così evidente (le studentesse sono state il 45%, gli studenti maschi il 55%).

La speranza è che Ludovica Rial Corsini (peraltro perfettamente bilingue visto che la mamma è italiana e il papà spagnolo) possa essere un’ispirazione per altre ragazze sulla strada, ancora lunga, della parità di genere.

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