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"Aggiungi un posto a mensa": un progetto di solidarietà al fianco delle famiglie

Lo scorso anno didattico le quattro realtà locali, sostenute dai benefattori, hanno permesso l’accesso alla mensa a 22 ragazzi

"Aggiungi un posto a mensa": un progetto di solidarietà al fianco delle famiglie
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"Aggiungi un posto a mensa": un progetto di solidarietà al fianco delle famiglie.

Sinergie e rete per "Aggiungi un posto a mensa"

Il patto di collaborazione tra i Servizi Sociali e Scolastici del comune di Brescia e gli enti: Società San Vincenzo de’ Paoli - Conferenza Maria Ausiliatrice, Parrocchia don Bosco, Centro Culturale Islamico di Brescia e l’Associazione culturale Amici di Bottonaga riprende nell’anno scolastico 2023-24 con il progetto "Aggiungi un Posto a Mensa". Questa iniziativa di inclusione è destinata a sostenere le famiglie del quartiere Don Bosco - Bottonaga di Brescia, in situazione di disagio economico, che non riescono a coprire il costo della mensa scolastica per i loro bambini, principalmente nelle scuole primarie Crispi e Canossi ma non solo.

Lo scorso anno didattico le quattro realtà locali, sostenute dai benefattori, hanno permesso l’accesso alla mensa a 22 ragazzi con contributo di 6881,68 €.

"Per quest’anno scolastico, contando su tante generosità, rilanciamo la scommessa per aggiungere posti a mensa e offrire un sostegno tangibile e solidale alle famiglie. Attualmente il progetto copre 20 accessi alla mensa, per i quali abbiamo già pagato la prima tranche (sett/ott/nov 2023) pari a 1773,07 €, grazie a un residuo dello scorso anno e a due recentissime donazioni, arrivate dopo la comunicazione ai soci della ripresa del progetto. Contiamo presto in nuove donazioni per poter far fronte alla seconda rata (dic/gen 2024) pari a 1255,09 € per 21 bimbi in mensa. Stiamo inoltre verificando, tramite la collaborazione con i Servizi Scolastici, la possibilità di far accedere alla mensa bambini di famiglie che a priori vi hanno rinunciato, sapendo di non poter provvedere alla copertura del costo".

Il progetto

Il progetto "Aggiungi un Posto a Mensa” offre alle Famiglie la possibilità di accedere a un sostegno finanziario, totale o parziale, per pagare la mensa scolastica dei loro bambini con i seguenti criteri:

  • Identificazione dei bisogni: le famiglie in difficoltà a sostenere il costo della mensa scolastica vengono individuate dai Servizi Sociali del Comune di Brescia o sono segnalate, perché seguite, dalle realtà partecipanti al progetto.
  • Valutazione: con una progettualità gestita dai Servizi Sociali con le famiglie, viene determinato il livello di supporto economico necessario.
  • Fornitura del Sostegno: una volta determinato il bisogno, in collaborazione con il Comune di Brescia viene stabilita la copertura finanziaria necessaria a coprire i costi della mensa scolastica.

Finalità

Il Progetto è finalizzato a sostenere le famiglie che, per fragilità economiche, non riescono a garantire l’inserimento delle proprie bambine e dei propri bambini nella mensa scolastica. Per molti di loro il servizio mensa rappresenta una importante occasione di condivisione e di integrazione. Trascorrere il momento del pranzo insieme ai propri compagni e con la guida di un educatore diventa un importante momento educativo: non significa solo fruire di un pasto completo ed equilibrato ma è un modo per rafforzare i legami e le amicizie, per imparare a stare insieme anche in contesti meno strutturati; è, a tutti gli effetti, un momento formativo e un importante veicolo di inclusione sociale, di fondamentale importanza per la loro crescita.

Le parole della Responsabile del Servizio Sociale Territoriale Sud del Comune di Brescia

"Il progetto “Aggiungi un posto a mensa” è nato dalla sinergia tra varie realtà: associazione culturale “Amici di Bottonaga”, Conferenza Maria Ausiliatrice - San Vincenzo de’ Paoli, Parrocchia Don Bosco, Centro Culturale Islamico di via Corsica, Servizio Sociale Territoriale zona sud e settore Diritto allo studio del Comune di Brescia. Questo connubio di punti di vista ha permesso - ha dichiarato Silvia Bertelli -  e permette, non solo di garantire un pasto ogni giorno ai bambini delle scuole primarie del territorio del quartiere Don Bosco ma, grazie all’attenzione da parte del servizio e dell’associazione, di raggiungere bambini che fanno parte di nuclei familiari conosciuti dai servizi sociali e di lavorare con loro sul tema della genitorialità, con progetti educativi e di autonomia. Grazie a questo progetto riusciamo a intercettare famiglie che vivono non solamente difficoltà economiche ma che, spesso, affrontano anche problematicità di tipo relazionale, educativo e culturale e che, con l’aiuto e il supporto dei Servizi Sociali, riescono a raggiungere gradualmente l’autonomia economica e la piena integrazione all’interno del quartiere.

"Quindi pagare un pasto alla mensa scolastica di un bambino significa concorrere a progetti di tutela e protezione dell’infanzia e di valorizzazione delle progettualità condivise con le famiglie, che si impegno a superare le proprie difficoltà. La mensa scolastica garantisce la continuità di frequenza a scuola, la socializzazione e l’integrazione dell’alunno nel tessuto sociale e, contemporaneamente, permette ai Servizi Sociali di trovare un aggancio con le famiglie per lavorare su vari aspetti, sempre mettendo al centro il minore e il suo benessere. In questi anni abbiamo sostenuto nuclei con difficoltà economiche, lavorative e abitative che hanno aderito a specifici progetti individualizzati promossi dal Servizio Sociale Territoriale, per sostenere le famiglie in momenti di difficoltà portandoli verso l’autonomia nell’interesse del minore. Un posto a mensa è un posto nella società, nella nostra comunità. Da soli non possiamo insieme ci riusciamo".

 

"Nella pratica: le assistenti sociali dell’area minori della zona sud, che seguono il quartiere Don Bosco, individuano situazioni conosciute e con progetti in atto nelle quali il contributo per la mensa scolastica potrebbe apportare un valore all’interno della progettualità. Questi minori vengono segnalati all’ufficio Diritto allo studio del Comune di Brescia, che fa delle verifiche relativamente alla frequenza e alla situazione dei pagamenti. A questo punto i dati dei minori vengono inviati, in maniera secretata, all’associazione che provvede al pagamento: l’associazione non conosce l’identità dei minori ma solo la progettualità che viene condivisa. L’assistente sociale, che segue il nucleo familiare e monitora la progettualità, coinvolge la famiglia e la responsabilizza, condividendo senso e finalità delle azioni intraprese".

 

 

 

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