lutto

Addio alla campionessa di tiro con l'arco Mirella Naboni

I funerali verranno celebrati lunedì alle 14.30 nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita.

Addio alla campionessa di tiro con l'arco Mirella Naboni
Pubblicato:
Aggiornato:

La 66enne clarense si è spenta ieri, venerdì 13 agosto, a causa della malattia, lasciando il marito Franco, la figlia Alessia con Danilo, le sorelle, cognati e cognate e tutti i parenti. In forza alla società Arcieri Montorfano, di cui era vicepresidente, era stata più volte campionessa italiana femminile di tiro con l'arco, partecipando anche ai Mondiali, dove nel 2017 aveva conquistato il bronzo.

Addio alla campionessa di tiro con l'arco Mirella Naboni

Il mondo degli arcieri è un po' più povero. Mirella Naboni, nata a Corte Franca nel 1955 e residente a Chiari da una vita, si è spenta ieri a 66 anni. Vigilessa in pensione, arciere formidabile e nonna amata, molti in queste ore la stanno ricordando.

Contraddistinta da una grande forza e da una volontà di ferro, si è temprata alla scuola della vita e delle difficoltà. Fin da quando aveva solo 10 anni aveva iniziato a lavorare per mantenere le sorelle, coniugando lo studio elementare con altre attività. Per ben diciotto anni aveva prestato servizio in una filatura di Adro, ma a 33 anni aveva deciso di tornare tra i banchi di scuola. Conseguita la licenza media alle scuole serali, aveva aperto un negozio di giocattoli per un paio d'anni.

All'inizio del 2000 si era avvicinata alla pratica del tiro con l'arco, rimanendone affascinata. A quel punto aveva deciso di unirsi all'associazione clarense Zeroquattro Arci, non più attiva, passando poi alla Arcieri Montorfano. Da subito si notò la sua stoffa e i primi risultati nelle gare locali furono buoni. Ma nel 2002 venne colpita da un aneurisma, che per lungo tempo la lasciò priva della facoltà di camminare e dell'uso del linguaggio. Riuscì a sopravvivere, ma dovette faticare per riacquistare la facoltà di reggersi in piedi e parlare. Dopo sei mesi di sofferenze e con un solo occhio da cui riusciva a vedere, decise di dare una nuova svolta alla sua vita. Tornò a frequentare le lezioni di tiro con l'arco e nel 2004 gareggiò al suo primo Campionato italiano, conquistando una serie di premi a gare provinciali e regionali, ma non solo. "Senza forza di volontà è probabile che non avrei fatto nulla di tutto questo", aveva spiegato all'epoca.

Durante la convalescenza, inoltre, capì che non aveva più voglia di stare in casa e che aveva bisogno di restare il più possibile tra le gente, per questo decise di indossare la divisa di "nonno vigile" per aiutare i bambini delle scuole ad attraversare prima di entrare o uscire dalle aule. Volontaria con i pensionati di Chiari e campionessa di tiro con l'arco, Mirella Naboni è stata l'emblema della forza di volontà. Un esempio per chi, colpito dalle difficoltà, può pensare di arrendersi.

I funerali avranno luogo lunedì alle 14.30 nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita partendo dalla casa del commiato di via Rudiano. Per suo espresso volere si prega di non inviare fiori ma donazioni all'Airc.

Seguici sui nostri canali