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Acli bresciane unite contro la violenza sulle donne

Hanno inoltre ricordato l'iniziativa di sabato 25 novembre dal titolo: “Trovare la strada”

Acli bresciane unite contro la violenza sulle donne
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Acli bresciane unite contro la violenza sulle donne

A Brescia e in provincia sono davvero numerose le iniziative in programma per il 25 novembre  - Giornata contro la Violenza sulle donne. Di certo i fatti di cronaca nera degli ultimi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin, non hanno fatto altro che rendere ancor più urgente non trascurare l'opera di sensibilizzazione su questo tema, oggi una vera e propria piaga sociale.

Educare

 

“Il femminicidio di Giulia Cecchettin, solo l’ultimo degli oltre 100 di quest’anno, è l’ennesimo segnale che stiamo sottovalutando un’emergenza vera: abbiamo bisogno di un grande piano di educazione all’affettività e al rispetto dell’altro, che parta sin dai primi anni delle scuole d’infanzia. Servono investimenti anche per la prevenzione, proprio per non dover più trattare i femminicidi come emergenza”. Così Chiara Volpato, Responsabile nazionale del Coordinamento Donne Acli, in una nota diffusa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“Ad ogni nuovo femminicidio l’opinione pubblica si interroga, a volte con parole sbagliate, giudica, si indigna, ma poi i riflettori si spengono, fino alla vittima successiva – aggiunge Stefania Romano, vicepresidente delle Acli bresciane – è ora di dire BASTA, di pretendere e di agire un cambiamento di linguaggio, di cultura e di prospettive, un cambiamento che deve coinvolgere donne e uomini, di ogni generazione, ruolo e condizione sociale”.

Da non dimenticare coloro che vivono in contesti di guerra

Un pensiero particolare il Coordinamento Nazionale Donne Acli vuole dedicarlo a tutte le donne che oggi vivono nei moltiplicati contesti di guerra.

“Sono le prime vittime, insieme ai bambini che pagano il prezzo più alto dei conflitti armati. Sono le donne ucraine, palestinesi, israeliane e tutte quelle che vivono in quelle terre in cui si svolgono guerre meno note, ma non per questo meno dure”. Le guerre aumentano la violenza contro le donne in termini di stupri, esodi di massa e rischio di povertà: “le donne devono poter accedere ai grandi processi decisionali perché, in generale, il loro ruolo è essenziale per le nostre società, tanto in tempo di guerra quanto in quelli di pace.

Il Coordinamento Nazionale Donne delle Acli vuole inoltre

“Esprimere la sua solidarietà e sostegno alle molte azioni di coraggio delle afghane e delle iraniane, mantenute sotto il giogo di un terribile assoggettamento, per cui anche compiere gesti semplici come andare a scuola, praticare uno sport, mostrare i propri capelli, mettere un paio di jeans o andare in macchina diventa un atto eroico” Dopo la morte della studentessa Mahsa Amini nel settembre del 2022, che ha rotto gli argini per una vera e propria rivolta in molte città dell’Iran al grido di “donna, vita, libertà”, questo ottobre, dopo una lunga agonia, ha perso la vita anche Armita Garavand e con loro tante altre donne, attiviste o semplici cittadine, “per noi senza nome, senza volto, ma che merito il cordoglio di tutti noi”.

"Trovare la strada"

Nella sede delle Acli bresciane di via Corsica, sono state riservati ben tre punti al “posto occupato”, affinché tutte le persone che entrano siano spronate all’impegno, quotidiano, costante, indispensabile. Infine si ricorda, sabato 25 novembre, l’iniziativa: “Trovare la strada”, una pedalata di impegno civile attraverso  insieme a Viva Vittoria, Brescia in Rete - contro la violenza sulle donne, Fiab e Paciclica. Con appuntamento alle 8 al cortile del Broletto, la pedalata toccherà simbolicamente i soggetti dell'ambito della Rete antiviolenza bresciana.

 

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