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Accoglienza ucraini: le associazioni fanno un bilancio di quanto fatto

Il coordinamento «Ero straniero e mi avete accolto», costituito dalla parrocchia e dalle associazioni, ha steso un primo bilancio

Accoglienza ucraini: le associazioni fanno un bilancio di quanto fatto
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Spiedo solidale, raccolta di alimenti, fornitura di buoni acquisto per generi di prima necessità e di vestiario. Sono solo alcune delle iniziative messe in campo dal coordinamento per l’accoglienza dei profughi ucraini «Ero straniero e mi avete accolto», composto da parrocchia, Croce rossa, circolo Acli, associazione La Manica, Caritas e cooperativa La Nuova cordata.

Accoglienza ucraini: le associazioni fanno un bilancio di quanto fatto

I volontari che si sono messi all’opera da settimane per aiutare le famiglie di ucraini giunte a Iseo perché in fuga dalla guerra non si fermano. E anzi cominciano a tirare le somme di quanto fatto, in vista dell’organizzazione di nuove iniziative, come la tombolata benefica che si spera di riuscire a realizzare in piazza Garibaldi, per coinvolgere tutto il paese.

L’Acli a fine aprile in oratorio ha organizzato uno spiedo solidale all’insegna dell’accoglienza. Presenti le mamme e i bambini ucraini ospitati a Iseo e l’associazione Domani Zavtra di Darfo, impegnata nel sostegno dell’Ucraina fin dallo scoppio del conflitto.

Nello stendere un bilancio di quanto fatto come coordinamento, è emerso che sono stati consegnati da parte della Caritas pacchi con generi alimentari per 12 gruppi familiari. La Croce rossa ha consegnato invece 12 buoni acquisto per generi non disponibili in Caritas, mentre la parrocchia si è occupata di donare 6 buoni per l’acquisto di prodotti necessari ai bambini. Acli e Comunità Mamré hanno fornito il vestiario a chi lo richiedeva e sono stati anche consegnati due buoni carburante.

L’impegno del coordinamento non si ferma alle donazioni e al sostegno economico. Due ragazzi ucraini sono stati accompagnati a Chiari dalla Cri per la vaccinazione e tre persone sono state portate in Questura per il permesso di soggiorno definitivo.

C’è poi la parte legata all’inserimento e all’avvicinamento al mondo del lavoro. «Ci siamo informati tramite la Caritas diocesana e il patronato Acli per la possibilità di inserire le donne ucraine nel mondo del lavoro - ha spiegato Fabio Volpi, referente per la Cri di Iseo - Siamo in attesa di avere riscontro sulle modalità per erogazione contributi stanziati dal Governo. Sono invece partiti i corsi di apprendimento della lingua italiana all’oratorio di Iseo e Clusane, molto partecipati e apprezzati».

Anche l’Acli ha coinvolto le donne ucraine nello Sbarazzo solidale nel giardino di Casa Panella e all’Isola dell’usato, mentre i ragazzi inseriti all’istituto comprensivo stanno frequentando le lezioni con impegno.
Il prossimo appuntamento sarà con la tombolata in piazza, per coinvolgere l’intera comunità nel progetto di accoglienza.

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