A Laura Zani il premio per l’eccellenza nella ricerca in fisica
La 33enne si è aggiudicata lo Young Experimental Physicist Prize 2025 per il suo impegno e i risultati raggiunti

Il premio che riconosce l'eccellenza nella ricerca nel campo della fisica e dell'astrofisica delle particelle è per l’alfianellese Laura Zani.
Young Experimental Physicist Prize 2025
Quando si parla di eccellenza è istintivo pensare alla giovane 33enne di Alfianello, già vincitrice nel settembre 2023 del premio "Bassani", assegnatole durante il congresso della Società fisica italiana, perché oltre a una miriade di qualità e di primati, Laura continua a vedere il bello dove la maggior parte di noi lo ignora. Ad aprile è stato annunciato che lo Young Experimental Physicist Prize 2025 è suo. Le verrà consegnato il prossimo 7 luglio a Marsiglia, città che porta nel cuore. La giovane ci aveva già abituati a notizie mozzafiato, agli occhi lucidi per la commozione, al battito del cuore accelerato per l’orgoglio che attraverso lei viviamo per i traguardi raggiunti, ma ogni volta sa ancora sorprenderci e, siamo certi continuerà a farlo.
Il suo percorso
Ci aveva già emozionati quando era stata la più giovane donna ad aver ottenuto in un concorso pubblico uno dei 18 posti in Italia per l’incarico di ricercatrice permanente all’istituto di Fisica nucleare.
Dopo il liceo a Cremona si è laureata in Fisica nel 2016 all'Università di Pisa e poi divenuta dottore di ricerca nello stesso ateneo nel 2020. Laura studia di cosa si compone la materia che popola il nostro Universo, quali sono i suoi costituenti ultimi e le leggi che li governano e quest’ultimo premio viene conferito a giovani fisici sperimentali che si sono distinti nei primi anni di carriera. Esso riconosce l'eccellenza nella ricerca nel campo della fisica e dell'astrofisica delle particelle.
"Ho scelto questa professione perché credo che la bellezza salverà il mondo e il mio scopo è rivelare questa bellezza nella materia che ci circonda"
aveva raccontato in una precedente intervista. In tutti questi anni Laura si è distinta per il suo contributo innovativo alla ricerca di fenomeni oltre il Modello Standard. Dopo un'esperienza formativa presso lo Stanford Linear Accelerator Center negli Stati Uniti, ha iniziato a lavorare sugli esperimenti delle B-factories, prima con BaBar e poi con Belle II in Giappone, focalizzandosi sulla ricerca di mediatori di materia oscura e decadimenti rari del leptone tau. Durante il suo dottorato, ha firmato la prima pubblicazione di fisica dell’esperimento Belle II e ha ricoperto ruoli di grande responsabilità come la guida del Tau Physics Analysis Working Group e il coordinamento del Silicon Vertex Detector. Il suo impegno nella calibrazione, nell’analisi dei dati e nella gestione della qualità delle misure ha consentito a Belle II di raggiungere risultati di punta, imponendo limiti stringenti su decadimenti rari del tau e migliorando significativamente le prestazioni del rivelatore.
L’impegno per la ricerca
Oggi ricercatrice a tempo indeterminato presso la sezione Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma Tre, continua a contribuire in modo decisivo allo studio delle violazioni di sapore leptonico e alla ricerca di nuova fisica, consolidando il suo ruolo di riferimento nella comunità internazionale della fisica delle particelle. Seppur faccia base a Roma, racconta di "vivere con la vita in valigia, molti mi definiscono una trottola ma ne vale la pena, quanto sto facendo mi appassiona e mi impegna parecchio», perché come si può intuire non mancano viaggi dall’altra parte del mondo, non da meno in Giappone. A raccontarlo, anche con un velo di divertimento è proprio lei che si definisce «una persona che ha fatto il “rientro dei cervelli” in Italia" quando ricercatrice a tempo determinato in uno dei laboratori del Centre National de Recerche Scientifique a Marsiglia, in un progetto finanziato dai fondi di eccellenza europei, ha scelto di tentare il famoso concorso e stabilirsi nella capitale. Contro corrente, determinata, caparbia, ironica, timida, umile, molto ci sarebbe da scrivere di positivo di Laura ma è doveroso focalizzare su ciò che ha portato il suo medagliere dei premi ad aumentare.
"Quando arrivano queste notizie, che ti assegnano un premio, è molto emozionante - ha raccontato - non è che te lo aspetti, personalmente mi sembra di fare quello che fanno molti altri colleghi, ma capita e l’emozione prende il sopravvento".
Il premio
Un traguardo inaspettato, lei era tra i numerosi giovani europei “nominati” come candidata al premio a fine 2024, da parte del suo mentore Francesco Forti, il professore con cui ha fatto la tesi e il dottorato a Pisa. Consapevole di far parte di quella “rosa” di candidati ma senza dar un eccessivo peso alla cosa, ha proseguito nella sua quotidianità, nelle sue ricerche, fino a quando l’organizzazione della conferenza biennale divisione di Fisica delle Alte Energie e delle Particelle dell’European Physical Society (associazione che promuove la fisica e i fisici in Europa) ha scritto lei una mail.
"Quando ho letto quella mail ero in Sardegna per una conferenza. Appena atterrata a Cagliari, dinnanzi a me il mare e leggo l’annuncio degli organizzatori - ha raccontato la ricercatrice alfianellese - E’ stato chiesto l’embargo della notizia sino all’annuncio ufficiale che è avvenuto lo scorso 28 aprile. In queste situazioni ti scoppia il cuore. Ero da sola, ho chiamato la mia famiglia che sempre mi ha sostenuta, e con papà Piero, mamma Maria Marta e informato mio fratello Matteo, siamo scoppiati a piangere di gioia al telefono. I miei genitori hanno sempre un grande entusiasmo e una spontaneità nell’accogliere notizie come queste. Si emozionano come bimbi ed è sempre bellissimo. Così è altrettanto bello come ricevere manifestazioni di calore e affetto delle persone del cuore e di coloro che ti stimano".
Ora si attende il 7 luglio a Marsiglia, nella città in cui ha lavorato prima di rientrare per il posto permanente in Italia.
"Che la conferenza sia proprio lì dove ho vissuto tre anni bellissimi, dove ho il mio gruppo di amici e di miei colleghi che saranno presenti, è capitata ad hoc e ne sono felicissima. Ogni premio continuerà ad essere dedicato ai miei genitori che mi hanno insegnato ad aver fiducia in me stessa e al loro appoggio incondizionato e a mio fratello che è sempre stato parte della nostra squadra di famiglia. Un grazie va di certo al mio mentore, il professor Forti, perché la sua guida è stata fondamentale, così come a tutti i miei colleghi italiani e quelli all’estero".
Il supporto della famiglia
Qualcosa da dire al riguardo lo hanno anche loro Piero e Maria Marta, che mai hanno mancato di sostenere la propria figlia, anche quando le partenze in aeroporto fanno sentire quel nodo alla gola che mai si è tradotto in apprensione, malinconia o limite nei confronti di Laura. Il primo a parlare è il babbo
"Siamo fieri di lei. In queste settimane ascoltiamo notizie di ragazzi che commettono vari reati ma, grazie all'esperienza di mia figlia, posso dire che fortunatamente in Italia abbiamo altrettanti ragazzi e ragazze che brillano nel loro studio e nel loro lavoro. Il compito dei media dovrebbe essere quello di dedicare più spazio a giovani, e non solo in trasmissioni di terza o quarta serata». Maria Marta si è definita la «straorgogliosa mamma di Laura"
e come biasimarla? Ha perfettamente ragione! Proprio lei ha raccontato
"Quando Laura ha avuto la notizia e ce l' ha comunicato avevo la lacrime agli occhi e non ho resistito a diffonderla alle persone a noi vicine. Laura è veramente un portento. Da mamma e da donna sono molto orgogliosa che si sia fatta strada in un campo che è ancora prettamente maschile. Questo è grazie al suo impegno, alla sua perseveranza, alla sua continua voglia di conoscere, al suo carattere “gagliardo" - ha commentato la signora Barbieri - Nonostante sia timida e riluttante a mettersi in mostra, dedita a tanti sacrifici, è riuscita a emergere e a raggiungere ottimi risultati per la sua giovane età ed è circondata da una cerchia di persone veramente eccezionali. E’ ancora tantissima l’emozione nel mio cuore e non vedo l'ora di presenziare alla premiazione in Francia, ci saranno lacrime di pura gioia".