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Festa della Liberazione
25 Aprile: le celebrazioni nel Bresciano
Tale festa nazionale venne introdotta nel 1946 su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946 il Re Umberto II emanò un decreto
Oggi, (venerdì 25 Aprile) si celebra la Festa della Liberazione d'Italia dal nazifascismo e omaggio al valore della Resistenza partigiana. Tale festa nazionale venne introdotta nel 1946 su proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile 1946 il Re Umberto II emanò un decreto:
“A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.
25 Aprile: le celebrazioni nel Bresciano
Brescia
Adro
Il Comune di Adro in collaborazione con l’Anpi celebra l’80esimo anniversario della Liberazione.
La cerimonia ha preso il via alle 9.10 con l’omaggio al monumento dei Caduti di Torbiato; alle 9.30 la partenza del corteo dal Centro Anziani di via Cairoli, accompagnato dalla banda «Giacomo Puccini», passando per la casa di riposo e proseguendo per via Umberto I° fino al monumento ai Caduti delle Guerre; alle 10 l’arrivo al parco delle Rimembranze con i discorsi delle autorità presenti; alle 11 la Messa nella cappella Dandolo.
Erbusco
La città di Erbusco celebra l’80esimo anniversario della Liberazione. Un importante momento di riflessione in ricordo di tutti quelli che si sono battuti e hanno creduto nel significato del concetto di libertà.
Il ritrovo della commemorazione è stato questa mattina (venerdì 25 aprile 2025) al cimitero della frazione Zocco, dove si è svolta anche la Messa; a seguire la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. A prestare servizio la Zoccoband e il corpo musicale «Dino Magri».
Ghedi
Durante le celebrazioni del 25 Aprile a Ghedi, il sindaco Federico Casali e la sua giunta si sono allontanati da piazza Roma mentre il duo Camalita intonava Bella Ciao.
La giornata era iniziata con un corteo di studenti e associazioni, l’omaggio al monumento degli Alpini e la lettura di storie dei partigiani da parte degli alunni del Capirola. Casali ha mostrato segni di disagio durante il discorso di Francesca Parmigiani dell’Anpi, che ha ricordato come il 25 Aprile sia la festa della Liberazione e non solo dei caduti, denunciando il fascismo come un fenomeno violento e distruttivo. Dopo aver lasciato la cerimonia, Casali è stato convinto a tornare per il suo intervento finale. Tra alcuni fischi, ha dichiarato che il 25 Aprile dovrebbe essere una ricorrenza condivisa, criticando chi, a suo dire, ne fa una questione divisiva.
Il veto non é nuovo a Ghedi: lo stop a Bella Ciao si era interrotto nel 2023, dopo 15. L’anno scorso Federico Casali, aveva deciso di vietare nuovamente l'esecuzione di Bella Ciao durante le celebrazioni del 25 Aprile, ritenendola una canzone ormai troppo politicizzata. Secondo Casali, il brano non sarebbe più adatto a rappresentare una ricorrenza che dovrebbe unire tutti i cittadini. In sostituzione, era stato scelto La Leggenda del Piave, un inno patriottico legato alla Prima Guerra Mondiale e tradizionalmente suonato il 4 novembre, data della commemorazione dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate
Montichiari
Come da programma alle 9 messa in Duomo. A seguire il corteo da piazza Santa Maria fino al monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre per la deposizione una corona d'alloro. Presente la banda cittadina che ha eseguito l'inno d'Italia prima e il silenzio poi. Il corteo dal monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre ha poi raggiunto il monumento alla Resistenza e alla Costituzione per la deposizione di un'altra corona d'alloro. I partecipanti hanno poi raggiunto la Sala Consiliare dove si è tenuto il discorso del sindaco e dove gli alunni degli istituti comprensivi hanno presentato i loro lavoro relativi alla Festa della Liberazione.
Rovato
Ritrovo alla piazzetta antistante palazzo Municipale. A seguire partenza del corteo e Santa Messa celebrata nella parrocchia di Santa Maria Assunta. Poi il corteo è proseguito accompagnato dal Civico Corpo Bandistico "L. Pezzana" che ha percorso via Matteotti, Corso Bonomelli, via Ricchino, piazza Cavour e proseguirà per il Sacrario dei Caduti alle scuole primarie. Infine le parole del sindaco e la commemorazione ufficiale con l'intervento del presidente delle Acli Lombardia Aps Dott. Martino Troncatti.
"80 anni fa cominciava un percorso di democrazia che stiamo ancora percorrendo", ha esordito il vice sindaco Simone Agnelli, precisando che nessuno vuole rinunciare ai propri diritti ma è anche necessario impegnarsi nei doveri.
"Il 25 Aprile testimonia come la libertà sia stata conquistata, la democrazia non è stata donata".
Non è mancato un ricordo di Papà Francesco, difensore della libertà e della liberazione dei più deboli.
Il relatore ufficiale Martino Troncatti ha ricordato che il primo dono della condizione di democrazia raggiunta il 25 aprile è stata la prima votazione libera. Poi l'assemblea costituente e la Costituzione repubblicana. Attraverso la lettura di una lettera scritta da un caduto alla madre nel 1945, Troncatti ha ricordato la fede negli ideali di giustizia e libertà che animava i giovani della Resistenza. La riflessione sullo stato sociale ha portato infine il relatore a esprimere preoccupazione per la crescente povertà, anche in Lombardia (dove un 30% della popolazione rischia di essere in condizioni di forte vulnerabilità), la sanità, che costringe sempre più i cittadini a riconoscere a visite specialistiche a pagamento per le liste di attesa chilometriche, la difficoltà di accesso alla casa, il 10-15% di ragazzi e ragazze che non studiano e non riescono ad accedere al lavoro. In conclusione Carletto Pedrali cittadino membro del Cai ha portato la testimonianza portata dal padre, deceduto in quegli anni. Sono intervenuti anche alcuni alunni della classe quinta della scuola primaria che hanno cantato e recitato la poesia "Vola la libertà" di Rita Sabatini.
Salò
L'Amministrazione comunale, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e l'Associazione Fiamme Verdi hanno organizzato nella città benacense le celebrazioni per l'80esimo anniversario della festa della Liberazione. Con partenza da Giardino P. Ebranati dove verrà deposta la corona. A seguire sul lungolago pedonale G. Falcone e P. Borsellino deposizione della corona per onorare il sacrificio delle vittime-simbolo della lotta contro la mafia. Tappa finale in piazza Vittoria con deposizione della corona per onorare la memoria dei cittadini, combattenti e civili caduti nella Guerra di Liberazione (1943-1945) in Italia, all'estero, nei campi di concentramento, nei lager IMI, nel Corpo Volontari della Libertà, per ricordare i caduti di tutte le guerre.
Trenzano
Festeggiamenti contenuti questa mattina (venerdì 25 aprile 2025) a Trenzano e nella frazione. La commemorazione è iniziata alle 10 a Cossirano. Mezz’ora dopo è stata la volta di Trenzano con l’omaggio e la deposizione della corona d’alloro alla stele dei caduti. Alzabandiera e tromba per ricordare il momento solenne. Poi la benedizione del parroco e il discorso del sindaco Italo Spalenza che ha ricordato in primis il momento di lutto per Papa Francesco e poi le vittime del conflitto bellico. Spazio anche al ricordo del 28 aprile 1945 dove continuarono gli scontri della guerra civile tra fascisti locali, tedeschi (morti dopo la Liberazione) e antifascisti.
Articolo in aggiornamento.
