Traffico illecito di rifiuti, arrestato imprenditore calcinatese Augusto Rigon

Rigon era stato consigliere comunale nel 2009 con Roberto Caccaro sindaco, in quota Forza Italia.

Traffico illecito di rifiuti, arrestato imprenditore calcinatese Augusto Rigon
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Traffico illecito di rifiuti, arrestato il titolare dell'impresa calcinatese Augusto Rigon, residente a Bedizzole ex consigliere comunale. Vasta operazione di Polizia Giudiziaria operata nella giornata di ieri dai Carabinieri Forestali che, sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica Ambrogio Cassiani, hanno perquisito e posto sotto sequestro l’intero complesso aziendale di tre diverse imprese ubicate nei Comuni di Calcinato, Desenzano del Garda e Cellatica dedite al traffico illecito di rifiuti speciali anche pericolosi quali rame ed altri metalli, batterie al piombo, veicoli fuori uso, apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Il titolare della ditta di Ponte San Marco

Il titolare della ditta di Calcinato, Augusto Rigoni della San Marco Metal Trading sita in via Gavardina, individuato quale principale gestore dell’attività criminosa, è stato tratto in arresto, mentre i titolari delle ditte di Desenzano del Garda e Cellatica sono stati denunciati a piede libero insieme ad altre 18 persone per aver partecipato a vario titolo alla realizzazione del traffico illecito. Rigon era stato consigliere comunale nel 2009 con Roberto Caccaro sindaco, in quota Forza Italia.

Il business
L'attività gestiva clandestinamente migliaia di tonnellate di rifiuti rifornendosi da oltre 130 differenti soggetti, per la maggior parte di origine straniera, che operavano in assenza delle autorizzazioni previste dalla legge, nella totale elusione del sistema di tracciabilità dei rifiuti nonché evadendo le imposte.
I rifiuti venivano poi trasferiti, accompagnandoli con documenti falsi che ne attestavano l’avvenuto trattamento nel rispetto della normativa comunitaria, presso le altre due imprese sequestrate al fine di ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa e consentendone così il successivo impiego nei cicli produttivi delle aziende siderurgiche.

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