Riva del Garda: il sindaco Cristina Santi cede le proprie deleghe
La scelta dopo la nota inchiesta giudiziaria che l'ha vista coinvolta
Il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi cede le proprie deleghe dopo la nota inchiesta giudiziaria che l'ha vista coinvolta.
Le sue parole
«Per un atto di responsabilità e trasparenza verso la città -spiega il sindaco- ma anche per permettere agli uffici comunali di lavorare con la massima serenità possibile, ho comunicato alla maggioranza che in questa fase e fino a che la magistratura non farà chiarezza sulla mia posizione cederò le mie deleghe. Le stesse verranno assunte dai miei assessori. Procederò pertanto nelle prossime ore a una ridefinizione delle competenze della giunta. Sono serena e fiduciosa che tutto si risolverà, speriamo nel più breve tempo possibile».
Inoltre l'assessore Mauro Malfer ha comunicato la scelta di rassegnare le dimissioni, cosa che sarà perfezionata in municipio nel tardo pomeriggio di oggi (martedì 10 dicembre 2024).
L'inchiesta
L’inchiesta, lo ricordiamo, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento, getta luce su un presunto sistema di corruzione e speculazione edilizia che coinvolge politica e imprenditoria locale. In tutto sono 77 le persone indagate, inclusi 11 amministratori pubblici, 20 dirigenti e funzionari di enti locali e società partecipate, membri delle forze dell’ordine, imprenditori e professionisti. Le indagini hanno ipotizzato l’esistenza di una sorta di gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia in Trentino-Alto Adige/Sud Südtirol. Gli imprenditori coinvolti si sarebbero resi disponibili a finanziare le campagne elettorali di amministratori pubblici, ottenendo poi agevolazioni, procedure semplificate e concessioni per iniziative immobiliari.