Obbligo vaccinale: infuriano le polemiche ma Regione Lombardia esulta

La polemica tra pro vax e non vax infuria e il Pirellone si schiera.

Obbligo vaccinale: infuriano le polemiche ma Regione Lombardia esulta
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L’obbligo vaccinale rimane. Grazie ad un emendamento presentato ieri Commissioni Bilancio e Affari costituzionali il Governo ha di fatto deciso di fare marcia indietro.  In pratica quindi la maggioranza punta a sopprimere la norma introdotta nel dl Milleproroghe nel passaggio parlamentare in Senato in prima lettura che prorogava di un anno l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione dei bambini alle scuole materne e agli asili che era stato introdotto dal decreto Lorenzin.

Torna, anzi viene confermato l’obbligo vaccinale

E la polemica infuria. Da una parte i genitori provax, anche nel lecchese, esultano. Dall’altra permangono sacche di resistenza. Tantissimi hanno ad esempio appoggiato la presa di posizione del senatore leghista Paolo Arrigoni che aveva lanciato  l’hashtag #tuttiascuola contro la possibilità che i bimbi non vaccinati potessero essere esclusi dai centri per l’infanzia. E Regione Lombardia? Ufficialmente la posizione del Pirellone, espressa attraverso una nota ufficiale dell’assessore alla Salute Giulio Gallera plaude alla nuova decisione.

Giulio Gallera

“Apprendo con favore il passo indietro della maggioranza. Passo indietro  che mantiene l’obbligo delle vaccinazioni per frequentare i nidi e le scuole materne per l’anno scolastico appena iniziato” sottolinea etto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia. “Sono contento che chi governa il nostro Paese abbia capito quanto sia importante avere una posizione chiara e ferma su un tema cosi’ importante che riguarda la salute dei nostri ragazzi e non creare confusione nelle famiglie come purtroppo e’ accaduto in un caso a Milano”.

In Lombardia raggiunta l’immunità di gregge

“La reintroduzione dell’obbligo vaccinale e la conseguente esclusione dalla frequenza – ha ricordato Gallera – ci ha permesso di raggiungere in Lombardia, per i bambini da 0 ai 6
anni, l’immunità di gregge fondamentale per salvaguardare la salute anche di chi per a causa di patologie non può vaccinarsi. Sarebbe stato un errore, oggi, con indicazioni diverse, creare confusione nelle famiglie, ad anno scolastico già iniziato, e rovinare il grande lavoro fatto nell’ultimo anno”.

Convincere le famiglie a vaccinare

“In Lombardia – ha concluso l’assessore – continueremo non solo a collaborare fattivamente con le scuole, ma andremo avanti con azioni concrete di informazione e convincimento delle famiglie al fine di diffondere e consolidare il valore culturale delle vaccinazioni”.

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