Nell’ex Cava Bosco di Palazzolo sull'Oglio sorgerà una Cittadella dello sport
La Giunta ha approvato il progetto della Milesi per la riconversione dell’ambito, dismesso dal 2021, che ospiterà anche un'Area Feste
di Emma Crescenti
Il nuovo capitolo dell’ex cava Bosco parla di sport, socialità e manifestazioni all’aria aperta. E’ arrivato nei giorni scorsi il nulla osta della Giunta Cossandi al progetto proposto dall’impresa Milesi per il recupero dell’Ate06: un’area di circa 1.300 mq al confine con Palosco, dove in futuro sorgeranno un centro sportivo all’avanguardia con tanto di Area Feste, parcheggio e di strutture al servizio dell’intera comunità di Palazzolo.
Nell’ex Cava Bosco sorgerà una Cittadella dello sport
La cava, dove l’attività estrattiva si era esaurita nel 2021, era stata inserita tra gli ambiti di rigenerazione urbana nella seconda variante al Pgt. Al recupero ambientale per uso agricolo, una delle possibilità, si è invece preferito il Programma Integrato d’Intervento proposto dalla Milesi (che ha già ottenuto la Vas) che prevede la creazione di un Centro Sportivo con diverse aree per servizi e attività private, collegate tra loro da un sistema di ampi percorsi e passeggiate nel verde: dai campi da tennis al beach volley, ma anche spazi per volley, basket, paddle, calcetto, pattinaggio a rotelle, tiro con l’arco, un circuito bici, piste per Bmx e Mountain bike e un percorso vita e avventura, nell’ex Cava Bosco sorgerà una vera e propria cittadella dello sport, del sano movimento e anche del tempo libero.
Tra le pieghe del progetto non manca la realizzazione di un’Area Feste attrezzata per eventi, manifestazioni e iniziative culturali, come spettacoli e incontri, che verrà concessa gratuitamente al Comune durante la stagione estiva e per un mese «jolly» all’anno, per trent’anni.
La rinascita passa dal dialogo tra pubblico e privato
Data l’ampiezza dell’ambito, la conversione funzionale e ambientale della ex cava richiederà tempo (il periodo massimo per l’attuazione del piano è di 15 anni, sia per i riempimenti che per la realizzazione delle attrezzature), ma «l'auspicio è si realizzi nel più breve tempo possibile», ha commentato il sindaco Gianmarco Cossandi, per cui la trasformazione, un progetto virtuoso che mira a diventare un modello di recupero sostenibile e inclusivo, «non solo potrà contribuire a migliorare l’ambiente, ma offrirà anche nuove opportunità per i cittadini, con spazi pensati per tutte le età».
Un’iniziativa che si è concretizzata grazie al lavoro degli uffici comunali e al dialogo costruttivo con la Milesi, «un lungo processo che ha coinvolto in maniera virtuosa pubblico e privato di cui siamo molto soddisfatti - ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Francesco Marcandelli - Tutelare l’ambiente significa anche dialogare e operare affinché sul territorio si creino le condizioni concrete di recupero delle aree».