Massacro di Ghedi Dopo un anno Scalvini ancora in ospedale
Ai timidi iniziali segnali di miglioramento delle condizioni di salute di Francesco non c'è stato più seguito.

Massacro di Ghedi, è passato un anno dalla terribile notte che ha portato Francesco Scalvini, elettricista di 37 anni, in un letto di ospedale.
La drammatica vicenda
La drammatica storia di Francesco Scalvini, ridotto in fin di vita per quello che è stato definito "il più grave episodio di violenza a Ghedi negli ultimi 45 anni" ha fatto il giro dell’Italia. A lui la "colpa" di aver voluto proteggere papà Giancarlo e zio dalla banda di rapinatori che ha fatto irruzione nell'abitazione del padre in via Petrarca. Poi il colpo in testa (con un attrezzo mai rinvenuto), il trasferimento in ospedale, la delicata operazione e poco più.
La condizioni di salute
Ai timidi iniziali segnali di miglioramento non c'è stato più seguito. Uscito dal coma, Francesco era stato trasferito dalla terapia intensiva al reparto di riabilitazione della Poliambulanza di Brescia. Dopo un breve periodo in una clinica di Parma ha fatto ritorno in Poliambulanza. Poi, alcune settimane fa, la famiglia, che non l'ha abbandonato per un solo momento, ha disposto il trasferimento in una struttura a Castiglione delle Stiviere.
Le indagini
Ben poco è emerso dalle indagini condotte dai carabinieri, compresa la sezione investigazioni scientifiche, e dalla Procura della Repubblica. I risultati degli esami scientifici dei Ris sulle tracce biologiche isolate nella palazzina di via Petrarca avevano portato a puntare il dito su una banda dell'Est Europa, la stessa che alcuni giorni prima del 23 gennaio 2017 avrebbe messo a segno un colpo a Manerbio. Ma la mancanza delle registrazioni, che avrebbero potuto sgominare la banda dei tre rapinatori in fuga su una Bmw scura, a causa del malfunzionamento delle telecamere comunali, non ha permesso di aggiungere ulteriori tasselli alle indagini. Ad oggi rimangono ancora senza volto i rapinatori che hanno sconvolto inesorabilmente l'esistenza di Francesco Scalvini.