Le suore Poverelle lasciano il paese dopo più di un secolo
Il saluto, alla presenza del vescovo, si terrà venerdì.
Le suore Poverelle lasciano il paese dopo più di un secolo
Hanno rappresentato un punto di riferimento nella storia di Roccafranca. Le suore Poverelle, fin dagli inizi del secolo scorso, si sono sempre prese cura con grande amore e competenza dei bambini e delle bambine del paese. Lo hanno fatto perché questa era la loro missione principale, ma non hanno mai voltato le spalle alla comunità che le ospitava, in particolar modo sono state vicine agli ammalati.
Ma dopo 117 anni il loro servizio sul territorio è terminato, la fine di un’epoca per i cittadini di Roccafranca. E per questo motivo venerdì prossimo, 19 giugno, è stata organizzata una festa (sempre rispettando le norme anti-Covid) per dire grazie alle quattro sorelle che ancora oggi, nonostante l’età, sono al servizio dei piccoli della scuola materna Paolo VI di Roccafranca e di tutta la comunità. E così suor Isapia, suor Diletta, suor Adriana e suor Dionilde avranno l’occasione di abbracciare simbolicamente i loro bambini. E a salutarle, visto che nello stesso orario verrà inaugurata e benedetta la nuova casa canonica, ci sarà anche il vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada.
La storia
Le Poverelle sono a Roccafranca dal 1903 e fin dall’inizio si sono occupate principalmente delle crescita dei bambini. La convenzione, come si legge nel libro Le suore delle Poverelle di Roccafranca, promosso dal gruppo culturale Le Radici e curato dall’ex sindaco Emiliano Valtulini (il padre, Santo Valtulini è stato presidente dell’asilo nel centenario delle suore), è stata firmata tre anni dopo l’apertura della scuola materna del paese (1900). A promuovere l’ingresso delle suore nell’asilo fu il parroco di quegli anni, don Tarcisio Zanotti.
Il vecchio asilo si trovava nella struttura che oggi ospita la sala civica e la biblioteca, proprio nel cuore del paese, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale. Le suore si erano spostate nella sede attuale, al primo piano, sopra gli spazi dell’asilo, verso la metà degli anni ‘60.
In questi giorni non è stato possibile parlare con le sorelle, anche a causa del lutto che ha colpito suor Isapia. Ma sicuramente venerdì saluteranno con le lacrime agli occhi la comunità che ha ospitato le Poverelle in questi 117 anni. L’Istituto ha preso questa sofferta decisione a causa dell’età delle suore e del fatto che ormai manca quasi completamente quel ricambio generazionale all’interno della congregazione.
Le parole della presidente e della maestra
"Sono veramente dispiaciuta che venga a mancare una figura così significativa nella nostra scuola materna e nella nostra comunità - ha commentato, riferendosi soprattutto alla madre suor Isapia, la presidente dell’asilo Mina Lorenzi, che guida una realtà che ospita 91 bambini - Ci mancheranno quelle mani che hanno accompagnato i nostri bambini, ma il seme di gioia e speranza seminato nel cuore di tante generazioni non verrà mai meno e le nostre suore saranno sempre con noi sorridendo dei nostri progressi".
Presente a Roccafranca, dopo essere stata per tanti anni all’asilo di Mairano, suor Isapia tra le quattro è quella che si prendeva cura dei bambini, con l’aiuto di suor Diletta, che allo stesso tempo dava una mano in Parrocchia. Suor Dionilde si occupava degli ammalati, mentre suor Adriana operava a Orzivecchi.
«Senza alcun dubbio mancheranno figure che per i bambini, ma anche per noi maestre sono state carismatiche: ovviamente mi riferisco anche a tutte quelle che si sono succedute nel corso degli anni - ha continuato la maestra Mara Rossini, che dal 2002 lavora per la scuola materna Paolo VI - Il nostro è un asilo di ispirazione cristiana, ma la loro presenza, sempre collaborativa, era determinante ai fini dell’educazione. Mancherà in modo particolare il loro conforto".
La maestra ha ricordato anche alcune caratteristiche indimenticabili delle singole sorelle: "Parecchi anni fa c’era suor Rosa, che tutti noi chiamavamo suora “Buon pranzo”, perché immancabilmente faceva il giro delle classi per augurare buon pranzo ai bambini. Come dimenticare il sorriso di suor Diletta, la dolcezza di suor Dionilde, la competenza di suor Isapia e l’operatività di suor Bianca, che è stata madre qui da noi qualche anno fa".
Il sindaco
"Grazie di cuore a nome mio e della comunità alle nostre suore di Roccafranca - ha commentato il sindaco Marco Franzelli - Sono state una vera istituzione per la nostra comunità e hanno sempre rappresentato, con passione e professionalità, un punto di riferimento per l’istruzione scolastica che veniva garantita all’interno del nostro asilo con una chiara connotazione cattolico-cristiana. Una parte della nostra storia ci lascia, ma resteranno sempre nel nostro cuore. Infine, vorrei augurare a tutte loro il meglio per quello che andranno a svolgere ora".