Ambiente

Il Consiglio di Stato sancisce il no alla discarica Castella

Tra i ricorrenti anche i Comuni di Castenedolo e Borgosatollo, oltre a Rezzato, Mazzano e Brescia.

Il Consiglio di Stato sancisce il no alla discarica Castella
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Il Consiglio di Stato, con sentenza n. 4893/2020 depositata il 3 agosto 2020, ha integralmente accolto il ricorso in appello proposto dal Comune di Rezzato e, per l’effetto, ha annullato il giudizio positivo di compatibilità ambientale e le autorizzazioni favorevoli che erano state rilasciate per il progetto di discarica per la messa a dimora permanente di rifiuti non pericolosi sita in località Cascina Castella.

Soddisfazione

Una notizia che in tanti attendevano, cittadini, associazioni ambientaliste e amministrazioni, Rezzato ma anche Castenedolo, Borgosatollo, Brescia e Mazzano che hanno partecipato al ricorso. Nel giugno dello scorso anno la manifestazione organizzata dai comitati (Consiglio di quartiere di Buffalora, Codisa, Legambiente, Consulta Ambiente) aveva portato in strada centinaia di bresciani provenienti anche dai Comuni limitrofi. Il Giudice Amministrativo di ultima istanza, ha accolto tutte le argomentazioni fatte valere dalla difesa del Comune e che costituisce così un punto di riferimento per impedire anche in futuro insediamenti analoghi.

L'iter autorizzativo

Regione Lombardia aveva emesso un diniego nel 2015 e allora il proponente l'anno successivo aveva presentato un nuovo progetto. Le amministrazioni nelle sedi ufficiali si sono opposte al procedimento di VIA ( valutazione di impatto ambientale) provinciale con pareri contrari ma nel 2019 il parere della provincia e poi la sentenza del TAR avevano dato il nulla osta alla realizzazione. Ora, con questa sentenza del Consiglio di Stato, vengono ribadite le ragioni del no alla discarica come da sempre sostenute dai ricorrenti.

 

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